Fabriano

Longevity hub: Santarelli presenta un esposto al Commissariato di Fabriano

«Abbiamo impiegato due anni per ricostruire l’intricata vicenda legata alla struttura di via Serraloggia, inaugurata in pompa magna nel 2014 e poi, di fatto, mai entrata in funzione. Adesso vediamo se, come pensiamo, ci siano reati», il commento del primo cittadino

FABRIANO – Un corposo dossier presentato agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano e inviato alla Corte dei Conti. Il sindaco, Gabriele Santarelli, ha ufficialmente presentato – ieri 11 luglio – un esposto affinché gli investigatori possano accertare eventuali reati. E un potenziale danno erariale da accertare per i giudici contabili. «Abbiamo impiegato due anni per ricostruire l’intricata vicenda legata al Longevity Hub di via Serraloggia, inaugurato in pompa magna nel 2014 e poi, di fatto, mai entrato in funzione. Adesso vediamo se, come pensiamo, ci siano reati», il commento all’uscita dalla presentazione dell’esposto, con allegato un corposo dossier, da parte del primo cittadino di Fabriano.

Prima l’annuncio sui social, con un video su Facebook, nel pomeriggio del 10 luglio, in cui si preannunciava il tutto. Poi, ieri mattina, con il faldone sottobraccio, il sindaco di Fabriano si è recato negli uffici del commissariato cittadino per ufficializzare l’esposto. Quindi, il medesimo materiale inviato alla Corte dei Conti per un esame anche dal punto di vista del potenziale danno erariale.

La struttura di Fabriano era stata inaugurata il 27 febbraio del 2014 e sarebbe dovuta servire come fucina di sperimentazione in favore della popolazione over 65, che rappresentano una percentuale in costante aumento nella Marche. Una casa all’insegna della domotica dove sperimentare innovazioni utili per rendere sempre più efficace la vita a questa larga fetta di marchigiani e non solo. «Ebbene, non è mai entrata in funzione e ore versa nel più completo abbandono. Restano solo la struttura e l’insegna», ha incalzato nel video il primo cittadino di Fabriano.

Già in campagna elettorale, i pentastellati avevano assicurato che avrebbero voluto vederci chiaro. «E, ora, dopo due anni di duro lavoro per raccogliere tutto l’incartamento, siamo stati pronti al passo successivo: l’esposto e la segnalazione alla Corte dei Conti, tanto più perché abbiamo scoperto che non era mai stata fatta la consegna dei lavori e i nostri tecnici comunali hanno verificato anche delle anomalie nella struttura stessa. All’interno dell’edificio non è rimasto più nulla: si tratta di stabilire le responsabilità di chi ha determinato questo completo abbandono», ha concluso Santarelli.

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