Fabriano

Fabriano-Pergola: dopo il successo dei primi viaggi, molto ancora da fare

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Simona Lupini torna sul connubio tra strade ferrate e turismo, annunciando di aver presentato in Consiglio regionale una mozione per valorizzare il Museo della Vaporiera di Fabriano

L'arrivo del treno storico alla stazione di Fabriano

FABRIANO – Mentre la storica linea Fabriano-Pergola ha vissuto i suoi primi tre viaggi con nuovi treni turistici, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Simona Lupini torna sul connubio tra strade ferrate e turismo, annunciando di aver presentato in Consiglio regionale una mozione per valorizzare il Museo della Vaporiera di Fabriano. La struttura, promossa da Giancarlo Bonafoni e da altri appassionati grazie ai locali resi disponibili dal Dopolavoro Ferroviario, raccoglie testimonianze su quella che a Fabriano è una storia gloriosa: a lungo importante cantiere ferroviario, snodo di rilievo per le circolazioni nel centro Italia, Fabriano ha visto i treni accompagnare la lunga traiettoria del suo sviluppo industriale.

La mozione

Ricco di oggetti e spunti, il Museo potrebbe essere maggiormente valorizzato da un interessamento della Regione, come chiede la mozione della consigliera pentastellata. «Quella del nostro territorio è una storia di ferro e di minerali, di laboratori artigiani, operai e minatori, immersi in un territorio ancora oggi stupendo: una combinazione unica, che va raccontata mettendo in rete le esperienze già consolidate, come il Museo della Miniera di Cabernardi, il Museo della Carta di Fabriano e gli Archivi della Fondazione Fedrigoni, con i progetti emergenti come il Museo della Vaporiera, uno dei  tasselli più interessanti del mosaico di offerta turistica che dovremo costruire attorno alla Fabriano-Pergola», nota la Lupini. La ripartenza della linea sarà infatti, almeno inizialmente, legata a un progetto di valorizzazione turistica, in cui il Museo promosso dagli ex ferrovieri fabrianesi si collocherebbe alla perfezione. «La prima urgenza, per il Museo, è trovare una sede più consona, che permetta di mostrare al meglio tutto il materiale disponibile. Chiederò alla Regione di attivarsi, grazie anche al contatto stretto con la Fondazione FS Italiane, per aiutare questa realtà di grande interesse storico e didattico ad esprimere tutto il suo potenziale», conclude la consigliera Lupini.

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