Fabriano

Lesione nella controfacciata della cattedrale di Fabriano, interdetto accesso a scopo precauzionale

«Non sembra un problema strutturale, ma è prevalsa giustamente la tesi della prudenza», le parole del parroco, don Antonio Esposito. Sarà posizionato un ponteggio interno per valutare la gravità della lesione

Cattedrale di Fabriano transennata

FABRIANO – Interdetto l’accesso alla cattedrale di San Venanzio a Fabriano a seguito dello sciame sismico in atto dal 9 novembre scorso partito con la scossa delle 7:07 del mattino di magnitudo 5.7 localizzato nel distretto sismico della costa marchigiana pesarese. Posizionate le transenne all’esterno, a breve la delibera comunale sull’inagibilità. «Si tratta di una precauzione. Non sembra, infatti, un danno strutturale», le parole del parroco, don Antonio Esposito. Le Sante Messe si svolgeranno pertanto presso la chiesa di S. Biagio con questi orari: dal lunedì al venerdì alle ore 17.30, sabato alle ore 18, domenica alle ore 9.30, 11.15 e 18.

Il particolare della lesione

I danni

Sopralluogo dei vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano, nel pomeriggio di ieri 10 novembre, presso la Cattedrale di San Venanzio a Fabriano, accompagnati anche dall’esponente della Giunta comunale, Massimo Spreca, oltre che naturalmente dal Parroco del Duomo cittadino, don Antonio Esposito. «Non sembra un problema strutturale, ma è prevalsa giustamente la tesi della prudenza», le sue parole. In pratica, è stata notata nella controfacciata una lesione verticale sopra la Vetrata di San Venanzio, realizzata dall’artista fabrianese Guelfo, in corrispondenza dell’arcata di ingresso principale e sull’entrata laterale sinistra della Cattedrale. «Una lesione come già verificatesi dopo il sisma del 1997. Si è ripresentata come rigonfiamento del muro. Giustamente i vigili del fuoco, essendo una lesione in verticale all’ingresso, hanno preferito dichiarare l’inagibilità del nostro Duomo per precauzione ed evitare che, a causa di ulteriori anche piccole scosse, possano esserci dei distacchi», conferma il Parroco. I prossimi passi saranno quelli di posizionare un ponteggio «al fine di verificare verificherà al meglio se la lesione sia o meno un danno strutturale», conclude don Antonio Esposito.

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