Fabriano

La storica Battaglia delle Nazioni rivive a Sassoferrato

La rievocazione si svolge nel terreno che affianca il Parco Archeologico, questa sera 27 luglio. Alle 19, lo spettacolo del “Tradimento degli Etruschi” poi, a seguito, la spettacolare battaglia dove scenderanno in campo oltre 150 rievocatori

SASSOFERRATO – Tutto pronto per la rievocazione storica principe a Sassoferrato, la Battaglia delle Nazioni, giunta alla sua IV edizione. L’antica Sentinum rinasce dalle sue ceneri e ridiventa il teatro della battaglia sanguinaria in cui i Romani affrontarono l’alleanza dei popoli in quell’epoca conosciuti. Due campi storici, uno Romano e uno Gallo-Sannita, centinaia di rievocatori, due giorni, due spettacoli, laboratori, concerti. Evento a entrata libera. Due giorni che, oltre alla valenza storica, si caratterizzeranno per l’appeal turistico.

La rievocazione si svolge nel terreno che affianca il Parco Archeologico, questa sera 27 luglio. Alle 19, lo spettacolo del “Tradimento degli Etruschi” poi, a seguito, la spettacolare battaglia dove scenderanno in campo oltre 150 rievocatori e la visita prima e dopo degli accampamenti oggi e domani per parlare con i popoli delle nazioni, condividere il loro quotidiano e vivere la storia in un museo davvero a cielo aperto. Come la passeggiata sul fiume Sentino organizzata dalla cooperativa Happennines.

A rendere unica la rievocazione della Battaglia delle Nazioni di Sassoferrato, il fatto che, alla pari di Waterloo o di Hastings, si svolga in un palcoscenico naturale e nei luoghi dove è stata scritta questa fondamentale pagina della storia di Roma. Ossia nella piana di Sentinum dove Roma s’impose nel 295 a.C.  contro un’alleanza composta da Etruschi, Sanniti, Galli Senoni, Umbri dando il via alla conquista prima della penisola italica e poi del mondo intero.

Spettacolo del Tradimento degli Etruschi

Un evento complesso: oltre 200 sono le persone in costume che partecipano alla manifestazione, due spettacoli fedeli nella ricostruzione tecnico-scientifica affidati alla regia dell’archeologo Gioal Canestrelli dell’associazione “Evropantiqva”, la presenza dei cavalli, di un carro gallico e tutte le attività attinenti ad una festa che implica l’organizzazione di momenti scientifici (conferenze, incontri), di divertimenti (musica, laboratori) e la presenza di un’ottima gastronomia che si lega al III secolo a.C., cogliendone solo tutte le bontà riproposte in una chiave anche street food dalle 18 in poi.

Le donne dei sue eserciti

Per rappresentare Roma, da Fano, viene la “Colonia Iulia Fanestris” e da Villadose “Legio I Italica” i Galli provengono da Verona, “Fianna apPalug”; da Vimercate, il “Popolo di Brig”; da Vicenza “Suliis as Torc”; da Milano Teuta Insubris e “Insubria Gaesata”; da Padova, Teuta Cenomanes; da Pesaro, Teuta Senones Pisaurenses; da Bologna, “Teuta Nertobacos”; da Reggio Emilia, “Antumniates” e da Ferrara, “I lingones”. Mentre i Sanniti vengono da Corfinio e sono i Safinim, da Taranto, i Cavalieri de li Terre Tarentine. La cavalleria viene da Luzzara ed è la Quadrigesima Turma.

Presso l’accampamento gallo-sannita, visita libera e guidata in particolare presso il carro da guerra dei nobili gallici: storia, uso e dimostrazione; la forgia da campo: la lavorazione dei metalli nell’età del ferro; le armi dei galli senoni e dei sanniti: panoplia e armamenti delle diverse componenti dell’esercito confederato e delle tribù italiche di Campania, Abruzzo e Molise; il conio dei galli: l’adozione della moneta presso i contesti celtici e la sua battitura; la cucina dei galli: preparazione e pietanze tipiche dei galli senoni; l’accensione del fuoco: l’uso della pietra focaia e dei diversi tipi di esca; la tessitura degli antichi: il ciclo della lana, dalla filatura alla tessitura; la medicina celtica: strumenti chirurgici e cura di traumi e malattie presso i galli; la donna nella società gallica: la figura femminile al seguito degli eserciti. Presso il castrum romano: il castrum, l’accampamento fortificato degli eserciti di Roma: velites, hastati, principes, triari: componenti dell’esercito romano, armamento; gioielli e cosmesi nell’antica Roma; la misura del tempo e dello spazio, le clepsydrae e la groma dei romani; la strada romana: la viabilità al tempo di Roma antica.

«Fortemente voluta dall’amministrazione comunale che, dal 2016, l’ha inserita tra le sue linee strategiche per la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico e di promozione del paese – spiega il sindaco di Sassoferrato Maurizio Greci – l’evento è stato affidato al braccio operativo della Pro Loco di Sassoferrato con la missione di evidenziarne l’aspetto ludico – spettacolare e, con un comitato ad hoc, di tutelare il suo carattere didattico-educativo facendo crescere una visione comprensoriale. L’evento sentinate è un efficace strumento per promuovere gli altri siti e musei del comprensorio dando concretezza alla rete di cui si parla spesso».

Gli fa eco, il vicesindaco con delega alla Cultura, Lorena Varani. «Un innovativo e non tradizionale modo di vivere il passato – aggiunge – in grado di arricchire l’offerta culturale globale dei paesi che hanno una memoria antica da valorizzare, un mezzo di sviluppo territoriale e anche di promozione socio-economica. Siamo convinti che l’evento aiuti a portare a sistema e a far crescere la visibilità dei musei e dei parchi presenti e a far emergere potenzialità ancora non del tutto pienamente espresse».

La rievocazione è patrocinata dalla Regione Marche e dai Comuni di Fabriano, Pergola, Arcevia, Serra Sant’Abbondio e Scheggia Pascelupo, dell’Unione Montana Esino-Frasassi e del Mibac (Ministero dei beni archeologici e culturali). In collaborazione con Pro Loco di Sassoferrato, Happennines, Sassoferrato turismo, Radio Gold e Civetta.tv.

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