Fabriano

La Fortitudo diventa il “serbatoio” del Fabriano Cerreto

La società rossoblù non si è iscritta alla Prima Categoria e in sostanza si fonde con il Fabriano Cerreto di serie D, svolgendo l'attività di settore giovanile. Il presidente fortitudino spiega l'operazione, rimandando i dettagli alla presentazione ufficiale

Alcuni giovani della Fortitudo Fabriano durante un allenamento all'Antistadio

FABRIANO – «Fortitudo Fabriano e Fabriano Cerreto si sono unite. Questo significa che la Fortitudo è diventata a tutti gli effetti il settore giovanile del Fabriano Cerreto. Alla Fortitudo è stato assegnato un compito molto importante: alimentare la rosa della prima squadra con tanti giovani calciatori del nostro territorio».

E’ il presidente della Fortitudo Fabriano, Marco Spuri a rendere nota questa novità, di cui si parlava da settimane, ma che ufficialmente non era stata ancora comunicata.

Allo stesso tempo, si conclude l’esperienza della Fortitudo Fabriano intesa come prima squadra, che avrebbe avuto diritto a partecipare al campionato di Prima Categoria.

«Purtroppo non siamo riusciti a trovare un’adeguata soluzione per rinnovare l’iscrizione al campionato – comunica ancora Marco Spuri. – La nuova organizzazione ha deciso chiaramente di concentrare tutti gli sforzi e le risorse sulle due priorità principali: la neo conquistata serie D, estremamente impegnativa da questo punto di vista, e come detto sopra la crescita del settore giovanile, chiamato a consolidare le basi per il futuro».

Spuri ha poi puntualizzato, a proposito del settore giovanile. «Per la Scuola Calcio della Fortitudo si aprono dunque nuove prospettive. Il buon lavoro svolto negli ultimi anni ha fatto sì che già diversi giovani calciatori del nostro vivaio, nati nel 1999 e anche nel 2000 (appena usciti dagli Allievi), siano stati aggregati con la preparazione della prima squadra del Fabriano Cerreto. Ben figurando e facendosi apprezzare da mister Fenucci. Ma questo non ci soddisfa ancora. L’asticella è stata posta ancora più in alto. E la nostra risposta è stata dunque quella di potenziare il team tecnico con una nuova organizzazione e con nuovi importanti ingressi. Questo ci consentirà di dare una ulteriore spinta all’offerta formativa che proponiamo ai nostri tesserati. Ma di tutto questo ne riparleremo a breve, quando ci sarà la presentazione ufficiale della nuova organizzazione».

E a proposito, invece, della mancata iscrizione in Prima Categoria: «La Prima Categoria avrebbe potuto naturalmente far parte del progetto, eventualmente con obiettivi rivisti in funzione ed in coerenza con tutto il resto del progetto. E di questo se ne è parlato a lungo. Avrebbe richiesto però un supporto operativo e soprattutto finanziario che purtroppo è venuto meno. È stata avanzata una sola proposta, che però andava nella direzione opposta. Ovvero quella di ricreare un dualismo in perfetta antitesi. E dunque per nulla in linea con il grande progetto di unificazione che si sta portando avanti. Anche il tentativo di organizzare una squadra composta di soli giovani e con costi minimizzati alla sola iscrizione e ai soli impianti non ha avuto successo. La risposta della maggior parte dei ragazzi è stata chiara. La mancanza di supporto finanziario altrettanto. In definitiva ci si è dovuti arrendere all’evidenza e rinunciare con rammarico al titolo di Prima Categoria. Consapevoli però di aver fatto comunque una bellissima operazione di unione, superando vecchi campanilismi e apportando grandi benefici al calcio fabrianese. In particolare a tutti quei ragazzi che amano questo sport e che potranno frequentare i corsi di formazione di una Scuola Calcio che può vantare uno staff tecnico altamente qualificato, che potrà accompagnarli nel migliore dei modi nel loro percorso di crescita calcistica ed umana, cercando di tirar fuori da ognuno di loro quanto di meglio potrà esprimere».

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