Fabriano

La città piange la scomparsa del “suo” comandante

Si è spento a 77 anni Leonardo Camardo, per anni a capo del distaccamento della Polizia stradale di Fabriano. La città ha partecipato, numerosa, alle esequie, insieme ai vertici delle Forze dell’ordine locali

Leonardo Camardo

FABRIANO – Si è spento a 77 anni Leonardo Camardo, per anni comandante del distaccamento della Polizia stradale di Fabriano. La città ha partecipato, numerosa, alle esequie, insieme ai vertici delle Forze dell’ordine locali.

Il decesso è avvenuto, nei giorni scorsi, a seguito di una lunga malattia, all’interno dell’Unità operativa di Medicina dell’ospedale Engles Profili. Il corteo funebre, nel pomeriggio di sabato 12 agosto, si è mosso dai locali dell’obitorio del presidio ospedaliero cittadino in direzione della chiesa parrocchiale Madonna della Misericordia dove si sono svolte le esequie. Presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine cittadine, i parenti, gli amici e i colleghi di Leonardo.

Camardo, negli ultimi sette anni di carriera, dal 1994 al 2000, ha ricoperto il ruolo di comandante del distaccamento fabrianese della Polizia stradale. Al suo instancabile lavoro si deve il rafforzamento dei controlli sulle strade nelle maggiori arterie viarie cittadine, oltre al monitoraggio sulla SS. 76, soprattutto in caso di incidenti stradali, cercando di garantire sempre la viabilità.

Molti gli attestati di stima e affetto per un comandante che ha saputo sempre dare un volto umano al suo agire. Amici e parenti si sono stretti attorno al dolore, sempre composto, della moglie Silvana, del figlio Giampietro, anche lui poliziotto, della figlia Rossana e dei nipoti. Il cavaliere era amato da tutti sul posto di lavoro per il suo attaccamento alle istituzioni e per il suo rispetto delle regole.

«Si è relazionato sempre con educazione – ha ricordato un collega – e non ha fatto mai pesare il suo ruolo dirigenziale». A dimostrazione di ciò, le tante persone che hanno gremito la chiesa in occassione della celebrazione del rito funebre. «Lo presentiamo al Signore – ha detto il parroco nell’omelia – affinché riceva il premio dopo il tanto lavoro che ha svolto con dedizione, professionalità e grande umanità». Il feretro, al termine delle esequie, è stato tumulato all’interno del cimitero cittadino di Santa Maria.

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