Fabriano

B.S. Service acquista la Tecnowind di Fabriano, la partecipata in Romania e il reparto officina

Si dovrebbe iniziare con la trentina di operai che sono stati già richiamati al lavoro dalla curatrice fallimentare. Per poi, magari, salire gradualmente intorno a una cinquantina di tute blu. Per il futuro, si vedrà anche in base alle commesse

Un momento della conferenza stampa

FABRIANO – La B.S. service di Fabriano – azienda che produce cappe e piani cottura induzione e vetroceramica – ha acquistato la Tecnowind e la partecipata in Romania, oltre al reparto officina. Una notizia importante per i dipendenti dell’azienda che è stata dichiarata fallita nei mesi scorsi e che ha portato al licenziamento collettivo dei circa 247 dipendenti. «Non vogliamo creare illusioni, ma siamo certi che potremo fare bene», ha dichiarato Lorenzo Biagini, Ceo della B.S. Service, titolare già del marchio NT-Air.

Nella giornata di ieri, 6 agosto, la firma ufficiale dell’acquisto, dopo che la curatrice fallimentare, Simona Romagnoli, ha convocato i vertici della B.S. service. Quest’azienda ha partecipato al bando per la vendita scaduto il 24 luglio scorso. Successivamente, si è aperta la fase della contrattazione, dalla quale – appunto – ne è uscita con l’acquisizione della Tecnowind e la partecipata in Romania, oltre al reparto officina. Secondo i termini del bando, terzo livello d’asta, l’acquisto dovrebbe aggirarsi attorno ai tre milioni di euro.

«In questi giorni di ferie ne approfitteremo per valutare meglio tutti gli aspetti. Quindi, al momento, preferiamo non sbilanciarci sui numeri degli operai che saranno riassunti. Certamente, ci saranno step graduali. Cercheremo di ripartire il prima possibile nel solco della curatela fallimentare. Pensiamo per il 20 agosto sia il reparto produttivo che l’inizio della manutenzione dei vari impianti. L’azienda sarà unica B.S. Service, ma manterremo il marchio Tecnowind», confermano i neo-proprietari. Probabile, quindi, che si dovrebbe iniziare con la trentina di operai che sono stati già richiamati al lavoro dalla curatrice fallimentare. Per poi, magari, salire gradualmente intorno a una cinquantina di tute blu. Per il futuro, si vedrà. Per garantire la continuità produttiva si partirà con il personale dell’assemblaggio e del reparto impiegatizio indispensabile. «L’azienda non vuole creare nessuna falsa aspettativa per le future assunzioni e cercherà di fare il massimo per reintegrare lavoratori Tecnowind. Sarà un processo graduale nel tempo che dovrà rispettare tempi, qualità del lavoro e necessità aziendali».

«Questa notizia ci fa enormemente piacere perché la BS Service è un’azienda fabrianese che ha scelto di investire  nel nostro territorio, un segnale importante che serve da esempio  perché se si lavora bene si possono raggiungere obiettivi considerevoli anche in un territorio provato dalla crisi e dalle difficoltà. Sono particolarmente orgoglioso di aver presentato la realtà della BS Service presso la Regione Marche dove tutti sono rimasti piacevolmente sorpresi di conoscere un’azienda giovane che è cresciuta e si è affermata proprio nel periodo della crisi che ha spinto Lorenzo Biagini a lottare senza aspettare periodi migliori ma affrontandola, cambiando anche il modo di lavorare,  sempre con l’obiettivo di lottare e di continuare a mantenere salde le radici nel territorio. Forse possiamo parlare proprio di un “miracolo”, di congiunture positive che spero possano portarsi dietro tante altre notizie positive per l’azienda, per i lavoratori e per tutto il nostro territorio», il commento del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, presente alla conferenza stampa.

Una storia imprenditoriale importante quella della famiglia Biagini. «L’idea è stata di mio padre, Giannetto, che insieme a mio fratello Simone, hanno deciso di scommettere su loro stessi. Papà aveva una grande esperienza per quel che riguarda la pianificazione e realizzazione dei cicli produttivi», racconta Lorenzo che, in corso d’opera è entrato a pieno regime nell’attività familiare.

Si parte nel 2001, nella sede di via Brodolini, come ditta individuale che produce conto terzi per le multinazionali. Le commesse non mancano e l’azienda inizia a prendere corpo. La prima svolta a cavallo degli anni 2005-2006. «Le produzioni conto terzi ci garantivano di mantenere un ottimo risultato, ma la voglia di realizzare un prodotto nostro era tanta». E così si è deciso di investire in un proprio prodotto. Prima le cappe da cucina e, poi, a fine 2006, si è lanciato sul mercato il marchio NT-Air. «Il tutto nato da investimenti su progettazione interna e produzione dal primo all’ultimo componente, dunque dal foglio in acciaio al prodotto finito. Dunque, non solo made in Italy, ma quasi tutto made in Marche».

Ancora oggi, la B.S. Service continua a viaggiare su due binari paralleli: produzione conto terzi e marchio proprio. Ed è stato subito un successo. I numeri lo testimoniavano, la crescita in termini di fatturato infatti era costante. Ma, un indicatore inequivocabile è stato sicuramente costituito dal fatto che l’attività di produzione industriale necessitava di maggiore spazio. La famiglia Biagini, allora, ha acquistato un capannone – che peraltro già utilizzavano da qualche tempo – e vi ha trasferito la nuova sede, sempre in via Brodolini. Nel 2016, dunque, ci si è trasferiti avendo maggiore spazio per la produzione, per il magazzino e per gli uffici direzionali.

Eppure, dal 2009 circa, il comprensorio fabrianese è stato attanagliato dalla crisi economica. La B.S. service, invece, ha continuato a crescere. «Nel corso dell’ultimo biennio – rivela Lorenzo – abbiamo raddoppiato i dipendenti, passando da 40 a 80. Una crescita del 100 per cento. Il fatturato nel 2017 si è attestato sugli 11milioni di euro, in crescita di circa il 30% rispetto allo scorso anno. La semestrale 2018 segna già un +53%, da qui, quindi, la necessità di aumentare la produzione e di conseguenza il numero di dipendenti che ad oggi si aggira intorno le 120 unità».

Una realtà industriale giovane, certificata Iso 9001 2015 per tutti i reparti aziendali, e con un’età media dei dipendenti che si attesta intorno ai 35 anni. Molti sono gli investimenti per nuovi macchinari all’avanguardia e soprattutto in risorse umane e, per l’appunto, in ricerca e sviluppo e innovazione. Sono titolari di brevetti relativamente a nuovi sistemi di aspirazione e altro.  I mercati di riferimento sono: Europa in modo principale, e poi, Medio Oriente, Asia, Americhe.

Un esempio positivo di imprenditorialità. «Siamo ancora un’azienda giovane che negli ultimi dieci anni è cresciuta esponenzialmente, investendo sul territorio fabrianese e cercando di offrire dei prodotti che rispecchiamo l’alta qualità italiana. Tutto questo è stato possibile grazie anche a importanti partnership che stanno permettendo il nostro sviluppo. Da parte nostra abbiamo radici ben solide nel territorio».

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