Fabriano

Fabriano, Indelfab (ex JP): la Morani chiede il ritiro della procedura di mobilità. Porcarelli risponde picche

Lavoratori in presidio davanti all'Oratorio della Carità. La sottosegretaria al Mise li ha rassicurati che presto sarà convocato un tavolo istituzionale sulla vertenza

Il tavolo della presidenza dell'incontro Indelfab

FABRIANO – Quasi un centinaio di lavoratori della Indelfab di Fabriano, ex JP Industries, ha presidiato i lavori dell’incontro svoltosi questo pomeriggio, 24 agosto, all’Oratorio della Carità a Fabriano. Un incontro con la sottosegretaria al Mise, Alessia Morani, che ha rassicurato i presenti sul fatto che, entro il più breve tempo possibile, sarà convocato un tavolo istituzionale sulla vertenza direttamente al Ministero dello Sviluppo economico. Ha anche rivelato di aver incontrato l’imprenditore Giovanni Porcarelli e di avergli chiesto di ritirare la procedura di mobilità. Richiesta, però, caduta nel vuoto. Intanto i lavoratori incassano il sostegno e la solidarietà del vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara. «La mia vicinanza agli operai che spero di incontrare al più presto», le sue parole.

Dopo l’assemblea con i sindacati di questa mattina, sono stati circa un centinaio i dipendenti della Indelfab di Fabriano, che fa capo all’imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli, a essersi presentati in presidio davanti all’ingresso dell’Oratorio della Carità dove era in programma un incontro alla presenza dei sindaci di Fabriano Gabriele Santarelli, dei colleghi di Nocera Umbra Giovanni Bontempi e Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, dell’assessore della Regione Marche Loretta Bravi, e del sottosegretario al Mise Alessia Morani, oltre ai rappresentanti dei sindacati di categoria Gianpiero Santoni per la Fim, Pierpaolo Pullini per la Fiom e Isabella Gentilucci per la Uilm. Incontro voluto da quest’ultima a seguito dell’apertura della procedura di mobilità per l’intera forza lavoro della ex JP Industries: 583 lavoratori rischiano di perdere il lavoro, 300 di questi del fabrianese. Un summit durato oltre due ore.

Presidio dei lavoratori Indelfab di Fabriano

«Le organizzazioni sindacali hanno ribadito unitariamente che non esiste alcuna disponibilità ad accordi sulla procedura di mobilità. Anzi, è indispensabile il ritiro della procedura, garantire la continuità di sostegno al reddito dopo il 6 settembre per la tenuta sociale dei territori», hanno ribadito, in modo unitario, Fim-Fiom-Uilm di Marche e Umbria.

Il Governo si è impegnato ad individuare soluzioni con le istituzioni locali e le parti sociali per dare delle prospettive occupazionali reali ai territori, con o senza l’imprenditore. In particolare, la sottosegretaria al Mise, Alessia Morani, oggi ha avuto un incontro con l’imprenditore Giovanni Porcarelli e gli ha chiesto di ritirare la procedura, ricevendo un secco “no” come risposta. La stessa Morani, durante il summit pomeridiano, ha garantito che si potranno utilizzare ammortizzatori sociali anche se non ci sarà il ritiro della procedura, ribadendo la ferma volontà per cercare progetti di industrializzazione per tutto il territorio. In questo senso anche l’assessore regionale, Loretta Bravi, ha assicurato che la Regione Marche è pronta a fare la propria parte per rendere appetibile a livello imprenditoriale e industriale il comprensorio di Fabriano.

«Apprezziamo le proposte della sottosegretaria Morani e delle istituzioni per individuare possibili soluzioni anche alla luce delle possibilità che oggi ci sono grazie agli strumenti che mette a disposizione il Decreto Rilancio. Siamo in attesa della convocazione del tavolo al Mise che, come anticipato dalla sottosegretaria Morani dovrebbe avvenire entro la prima metà di settembre», hanno concluso le parti sociali convocando una nuova assemblea con i lavoratori per le 11 di domani, 25 agosto, nello spiazzale antistante la sala mensa dello stabilimento di Santa Maria.

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