Fabriano

L’impegno dell’assessore regionale Baldelli per le infrastrutture di Fabriano e comprensorio

Sindaci del territorio presenti e vertici di Cna soddisfatti dei progetti presentati da Baldelli in materia di infrastrutture viarie e ferroviarie

Riunione in Cna con l'assessore Baldelli

FABRIANO – Si è svolto a Fabriano un importante incontro tra la Cna e l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli, con la presenza del consigliere regionale Chiara Biondi, di diversi sindaci dell’area montana e del presidente della Comunità Montana Esino-Frasassi Ugo Pesciarelli. Tra i primi cittadini, sono intervenuti Gabriele Santarelli per Fabriano, Maurizio Greci per Sassoferrato, Marco Filipponi per Genga, Tommaso Borri per Serra San Quirico e Michela Bellomaria, vicesindaco di Cerreto D’Esi, mentre per l’associazione di categoria erano presenti, oltre al Segretario locale, Massimiliano Santini, direttore Cna provinciale di Ancona e Maurizio Romagnoli, presidente Cna di Fabriano. L’incontro è stato fortemente voluto da Marco Silvi, segretario Cna Fabriano e Area Montana, per fare il punto sulla situazione infrastrutturale dei territori interni e segue un precedente confronto avvenuto a settembre scorso, sempre alla presenza di assessore e sindaci, nella medesima sede.

Le infrastrutture viarie

A seguito dell’introduzione del direttore Santini, ha preso poi la parola lo stesso Baldelli che, dopo aver ringraziato la Cna per l’impegno e la determinazione circa le modalità organizzative dell’evento, ha illustrato ai presenti una ricca panoramica delle politiche infrastrutturali su cui da tempo sta lavorando la giunta Acquaroli, ponendo particolare accento sulla necessità di “fare squadra” con sindaci e associazioni di categoria verso un approccio organico e di interconnessione tra territori.

L’assessore, sollecitato dai quesiti dei presenti circa il progetto dell’incompiuta intervalliva tra Fabriano e Sassoferrato, ha tenuto a ribadire come la Regione stia costantemente lavorando, anche con il Ministero, per promuovere non solo il collegamento della Città della Carta con Sassoferrato, bensì anche con Cagli e Fossombrone, nell’ottica di collegare finalmente il tratto Ancona-Perugia della Quadrilatero con la Fano-Grosseto. «La nostra visione è profondamente differente rispetto alle politiche passate – ha proseguito l’assessore Baldelli – abbiamo approvato un Masterplan stradale marchigiano che indica, tra le priorità, quella di dotare finalmente l’intero entroterra di infrastrutture che possano facilmente connettere ogni territorio regionale alle principali tratte nazionali, riducendo i tempi di percorrenza, limitando i consumi e aumentando la sicurezza. Il collegamento Fabriano-Sassoferrato, rientra nella nostra visione complessiva delle infrastrutture, una porzione della Pedemontana che, da Carpegna e San Marino sino a Teramo, si delinea come una vera e propria ‘autostrada’ dei territori interni. Solo così potremmo realmente favorire lo sviluppo di cui il nostro entroterra ha vitale bisogno».

Le infrastrutture ferroviarie

Altro tema toccato nell’incontro è stato quello della ferrovia storica della Subappennina Italica, con il tratto riattivato ad ottobre scorso, che ha visto il transito di tre corse a scopo turistico tutte sold out, su cui sono previsti interventi per garantire la messa a regime del collegamento. L’assessore regionale ha annunciato che nelle prossime settimane partiranno i lavori di manutenzione della tratta e di automazione dei passaggi a livello, aggiungendo inoltre che in primavera uscirà anche il bando per la gestione dei pacchetti turistici legati al progetto della ferrovia storica pedemontana. Anche su questo tema Baldelli ha rimarcato come la riattivazione del tratto ferroviario tra Fabriano, Sassoferrato e Pergola «abbia già rappresentato un segnale positivo per un territorio abituato dalle politiche passate soltanto a chiusure. Oltre alle finalità turistiche, che sicuramente daranno slancio e rinnovato entusiasmo all’area montana tutta, l’obiettivo finale è quello di elaborare uno studio di fattibilità volto a completare la visione di un anello ferroviario che, già esistente nel centro sud della regione, possa connettere nelle nostre province più a nord, senza interruzioni, la stazione di Fabriano, Urbino e Fano».

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