Fabriano

Il “Re” del miele è fabrianese

Giorgio Poeta, 31 anni, sta rivoluzionando il concetto sull'utilizzo del miele in molteplici ambiti. Molte ospitate in programmi televisivi di grido e tanti chef stellati che vogliono il suo miele invecchiato in barrique e l'idro-miele, novità del 2016

Giorgio Poeta e i suoi prodotti

FABRIANO – Il “Re” del miele è un fabrianese di appena 31 anni. Giorgio Poeta, titolare dell’azienda agricola Giorgio Poeta e della società Giorgio Poeta srl per la commercializzazione dei prodotti, sta rivoluzionando il concetto dell’utilizzo del miele in cucina.

Il punto vendita in Località Santa Croce a Fabriano

«Ho iniziato quasi per gioco l’attività con le api a 19 anni. A mio padre avevano regalato due arnie e lui le ha regalate, a sua volta, a me. È scattato qualcosa dentro di me mentre osservavo il comportamento di questi insetti. Mi sono iscritto alla facoltà di Agraria e, contemporaneamente, ho continuato a coltivare questa passione». In poco tempo, sono aumentate il numero delle arnie e a 26 anni, Giorgio ha terminato gli studi.

«Ho riflettuto su cosa fare per qualche settimana, poi ho fatto una scommessa con me stesso. Far diventare la mia passione, un lavoro. Un po’ contro tutti e tutto visto che non è usuale per un agricoltore diventare apicoltore. Ma, probabilmente la mia scelta era avvenuta già mentre scrivevo la tesi di Laurea che ha avuto come tema la possibilità di inserire nel mercato italiano e europeo un prodotto nuovo come il miele in barrique».

Il miele in barrique

A Giorgio Poeta è piaciuto rischiare. E la scommessa è stata vinta.
«Nel 2011, la mia produzione di miele invecchiato in barrique ha immediatamente vinto l’oscar dell’agricoltura come prodotto innovativo. Diciamo che mi sono sentito come la persona giusta al momento giusto. Ho iniziato, infatti, in un periodo in cui si fa un gran parlare di un ritorno alla terra, all’agricoltura. Ho saputo cavalcare l’onda».

I prodotti in vendita

La qualità del prodotto, soprattutto per le tecniche produttive, ha destato grande curiosità non solo a livello locale, ma anche a quello nazionale. «Sono riuscito a rivalutare un prodotto povero come il miele e a farlo utilizzare da tutti i maggiori chef nazionali e mondiali. E questo anche grazie alla notorietà scaturita dalla partecipazione a trasmissioni televisive quali Geo & Geo su Rai Tre, alla Prova del cuoco su Rai Uno, una lunga intervista per la rubrica Paesaggi in onda il sabato in Striscia la notizia su canale Cinque, alle molte presenze nel corso degli ultimi due anni nella trasmissione di Rai Due, Detto Fatto, condotta da Caterina Balivo. Sono riuscito a far passare il messaggio che il miele è un alimento ricco e dai molteplici utilizzi: come alimento, come medicinale, come cosmetico e tanti altri ancora».

Dolci natalizi

Nonostante abbia avuto molte proposte, Giorgio Poeta non si è mai allontanato – a livello di produzione e del punto vendita in località Santa Croce – da Fabriano continuando, però, nei suoi tour promozionali.

«Ho sempre curato la ristorazione. Chef stellati come Mauro Uliassi, Cristina Bowerman, Giuseppe Palmieri, Massimo Bottura e Luca Fantin, tutti personaggi di spicco a livello mondiale della cucina italiana e non solo, hanno deciso di utilizzare il mio miele in barrique. All’inizio è stata dura avvicinarli, ma il prodotto li ha conquistati più delle parole. Ed hanno iniziato a utilizzare il miele invecchiato, quello con l’anice e l’idro-miele, nelle loro attività culinarie».
L’idro-miele è la novità del 2016, è un fermentato di acqua e miele, di cui si era perso l’utilizzo. «Questo perché è lunga e difficile la produzione e la materia prima, appunto il miele, ha un costo alto. Ho fatto una nuova scommessa, unire le conoscenze enologiche al mondo del miele e ne è nato un prodotto unico. Che ha già molto successo».

Giorgio Poeta e l’idro-miele

Per il futuro, il fabrianese Giorgio Poeta ha in serbo ancora molte novità. «Entro marzo puntiamo a migliorarci ulteriormente sia in termini di prodotto che aziendale. Ma, per il momento, non aggiungo altro».

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