Fabriano

Gruppo micologico di Fabriano: uscita didattica e sede aperta

In occasione della giornata nazionale del "cammina-parchi", il gruppo di Fabriano organizza per domani l'uscita alla ricerca dei funghi di fine primavera con ritrovo e partenza alle 8 dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia

FABRIANO – Nuova uscita didattica promossa dal gruppo micologico di Fabriano. L’appuntamento è per domani mattina, 9 giugno, per andare in caccia dei funghi tardo primaverili.

In occasione della giornata nazionale del “cammina-parchi”, il gruppo di Fabriano organizza per domani l’uscita alla ricerca dei funghi di fine primavera con ritrovo e partenza alle 8 dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano. «La passeggiata che si svolgerà in uno dei parchi a scelta del nostro bellissimo territorio montano sarà guidata dagli esperti micologi del locale gruppo fabrianese e si concluderà con un pranzo comunitario facoltativo dato il pagamento a carico dei partecipanti e l’eventuale rientro previsto nel primo pomeriggio per quanti non automuniti. La partecipazione a questa uscita in montagna sarà come sempre gratuita, libera e aperta a quanti vorranno prendervi parte», fanno sapere gli organizzatori.

Il giorno successivo, lunedì 10 giugno alle 21, si rinnova l’appuntamento con Sede aperta. In collaborazione con l’Unione Montana dell’Esino-Frasassi, nella sala convegni dell’ex-Comunità Montana di via Dante, il gruppo micologico fabrianese promuove un incontro con l’esperto micologo Mauro Faraoni per parlare degli “agarici da non mangiare“, ovvero, un genere di funghi molto ricercati nelle nostre zone al quale appartengono i turini e i prataioli stando attenti però a non confonderli con i tossici xanthoderma.

«Tutti sono invitati a portare esemplari fungini e partecipare a detto incontro che rappresenta un’importante occasione di conoscenza, approfondimento, promozione e prevenzione della locale sicurezza alimentare-tossicologica e, in special modo, quanti sono già possessori di tesserino per la raccolta», si conclude la nota.

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