Fabriano

Il Gruppo Fedrigoni batte il Coronavirus: fatturato in crescita di 200 milioni di euro

La crescita del fatturato 2020, realizzato per il 75% all’estero, si lega al completamento dell’acquisizione del Gruppo Ritrama, stabilimento a Sassoferrato

La sede di Verona del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – Numeri in crescita per il Gruppo Fedrigoni, gruppo italiano tra i primi al mondo nella produzione e vendita di carte speciali per packaging, editoria e grafica e di materiali autoadesivi premium per l’etichettatura, proprietario dell’ex Cartiera Miliani di Fabriano, chiude il 2020 con un fatturato di 1.315,2 milioni di euro rispetto ai 1.115 milioni del 2019 (+200,2 milioni) e un Pro Forma Adjusted Ebitda di 197,2 milioni di euro.

I numeri del Gruppo Fedrigoni

Nonostante l’effetto del Covid-19 sul primo trimestre 2021 (fatturato di 360,4 milioni di euro nel Q1 2021 contro 363,6 milioni nel Q1 2020), nel periodo marzo 2020-marzo 2021 il Gruppo ha registrato un incremento dell’Adjusted Ebitda dell’11,3% (48,3 milioni di euro nel 2021 rispetto a 43,4 milioni nel 2020), un Pro Forma Adjusted Ebitda di 205,8 milioni di euro (+4,4% sul 2020) e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto.

Fedrigoni è oggi il terzo attore globale nei materiali autoadesivi e il primo in Europa nelle etichette per i vini e le carte speciali, con 4.000 persone in 25 Paesi, 34 stabilimenti produttivi e centri di taglio e oltre 25.000 prodotti. La crescita del fatturato 2020, realizzato per il 75% all’estero, si lega al completamento dell’acquisizione del Gruppo Ritrama, stabilimento a Sassoferrato. Lo scorso anno, infatti, Fedrigoni ha concluso con successo due acquisizioni importanti per la crescita della sua divisione Self-Adhesives: quelle del Gruppo italiano Ritrama, che ha raddoppiato la presenza nel mercato dei materiali autoadesivi, e del Gruppo messicano IP Venus, a dicembre, i cui risultati sono quindi solo parzialmente confluiti nel bilancio.

Le parole dell’Ad di Fedrigoni Marco Nespolo

Negli ultimi 2 anni e mezzo Fedrigoni ha portato a termine cinque acquisizioni (incluse quelle dell’americana Acucote e della messicana Ri-Mark, appena concluse), per un totale di oltre 400 milioni di euro di investimento, e si sta guardando intorno per cogliere ulteriori opportunità. «Il calo degli ordini di carta e la flessione nel settore banconote sono stati compensati dagli ottimi risultati nel mondo delle soluzioni autoadesive premium i cui margini sono cresciuti a doppia cifra e dove rappresentiamo ormai il terzo polo globale. Il 2020 è stato indubbiamente un anno di grande intensità, ma sono state messe in campo da subito tutte le azioni necessarie a tutelare la salute delle nostre 4.000 persone nel mondo e a garantire la continuità del business: la pandemia non ci ha fatto deviare di un passo dal percorso di trasformazione definito nel piano industriale 2020-2023», commenta l’Ad di Fedrigoni, Marco Nespolo.

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