Fabriano

Visita le Grotte di Frasassi di Genga e lascia chiuso in auto il cane: nessuna multa, lo salva l’ombra

Intervento dei carabinieri forestali che erano pronti a rompere il vetro per tirare fuori l'animale chiuso nell'abitacolo con i finestrini abbassati. Il proprietario se l'è cavata con una forte reprimenda

GENGA – Lascia il cane in auto mentre si reca a visitare le Grotte di Frasassi di Genga. Per sua fortuna, non è stato multato solo perché, bontà sua, aveva parcheggiato l’automobile in una zona ombreggiata.

Poteva andare peggio, ma il pronto intervento dei carabinieri forestali di Genga-Frasassi ha evitato problemi seri (LEGGI ANCHE: Animali chiusi in auto, anche pochi minuti possono essere fatali) a un cane meticcio lasciato chiuso nell’abitacolo di un veicolo parcheggiato nell’area della biglietteria delle Grotte di Frasassi. Giunti sul posto i militari hanno subito individuato l’auto e constatato che il cane meticcio di taglia media, chiuso nell’abitacolo del veicolo con i finestrini completamente chiusi, non presentava ancora segni di forte sofferenza per come lasciato.

Tramite la centrale della compagnia di Fabriano, i carabinieri sono riusciti a risalire alle generalità del detentore del veicolo, un umbro che con ogni probabilità si era recato a visitare le Grotte di Frasassi di Genga.

Sin da subito contestualmente alla ricerca del proprietario, si sono monitorate costantemente le condizioni di salute del cane dall’esterno dell’autoveicolo, che risultava ancora in buone condizioni di salute, in quanto non si evidenziava un respiro affannoso e non mostrava i sintomi della disidratazione. Tuttavia i militari hanno posto in essere tutte le operazioni preliminari per rompere il vetro dello sportello, qualora l’autista non fosse rientrato in tempi contenuti.

Trascorsi circa 30 minuti, dopo alcuni tentativi di rintracciarlo con megafono e tramite contatto telefonico all’azienda alla quale risultava intestato il veicolo, i militari hanno centrato l’obiettivo, contattando il proprietario del cane che è accorso subito all’automobile e aprendo lo sportello per farlo uscire fuori dall’abitacolo.

L’umbro non è stato denunciato in quanto l’animale non risultava aver subito stress tale da configurare il reato previsto dal codice penale, stante anche che il veicolo risultava parcheggiato in area ombreggiata, tuttavia il detentore del cane è stato vivamente avvisato di non reiterare condotte simili, estremamente pericolose per l’incolumità degli animali.

 

Ti potrebbero interessare