Fabriano

Fabriano, Giorno del Ricordo: a commemorarlo è solo Area Sociale

L'eccidio delle Foibe istriane sarà al centro di un'iniziativa alla quale parteciperà Emanuele Piloni, discendente di esuli istriani

Fabriano, veduta

FABRIANO – In vista del Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio, a Fabriano è solo Area Sociale a ricordarsi di questa solennità civile nazionale. Domani sera, 7 febbraio, incontro nella loro sede in via Cialdini 59 a partire dalle 21. È prevista una testimonianza di Emanuele Piloni, discendente di esuli istriani nonché rappresentante dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Una data che ancora divide molto gli italiani, quella del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, istituito per ricordare l’eccidio di italiani avvenuto a cavallo della Seconda Guerra Mondiale nel territorio istriano, della Dalmazia e della Fiumana. Le Foibe sono cavità carsiche di origine naturale con ingresso a strapiombo, dove furono gettati – vivi e morti – quasi diecimila italiani.

A Fabriano esiste un cippo commemorativo in via Martiri delle Foibe istriane, ma dal Comune, anche quest’anno, al momento non sono previste iniziative. Area Sociale Fabriano, invece, si mobilita. Nella sua sede di via Cialdini ha organizzato una conferenza in ricordo dei martiri delle Foibe istriane. «Oggi più che mai è necessario mantenere alta l’attenzione su questa orribile pagina di storia, nascosta per decenni dagli stessi che oggi tentano di riscriverne la storia. Non a caso l’Anpi ha presentato una vergognosa conferenza in Senato, giustificando quegli orrori», l’accusa mossa dai rappresentati fabrianesi di Area Sociale che invitano tutta la cittadinanza a partecipare a questo appuntamento per cercare di rendere meno divisa possibile questa ricorrenza.

La locandina della manifestazione

A rendere particolare questa conferenza, la presenza di Emanuele Piloni, che si presta spesso ad appuntamenti commemorativi, anche nelle scuole, per rendere noti i ricordi diretti della sua famiglia e di tutte quelle che fanno parte, attraverso i propri discendenti, dell’associazione nazionale di cui è componente.

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