Fabriano

Genga: frattura il setto nasale al capotreno e si dilegua nel nulla. Indagini in corso

Il capotreno residente in Umbria «è stato vittima di una violenta aggressione fisica da parte di un giovane che viaggiava privo di documenti, del titolo di viaggio e che già in precedenza stava dando in escandescenze»

Immagine di archivio

GENGA – Gli chiede il biglietto e in tutta risposta gli viene sferrato un pugno così violento da fratturargli il naso. È accaduto nel pomeriggio del 19 novembre scorso a bordo del treno 19816 in servizio lungo la tratta Foligno-Ancona. Il capotreno residente in Umbria «è stato vittima di una violenta aggressione fisica da parte di un giovane che viaggiava privo di documenti, del titolo di viaggio e che già in precedenza stava dando in escandescenze», rivelano i rappresentanti sindacali di categoria della Regione Umbria nel confermare la notizia. Indagini in corso per risalire al responsabile che è poi sceso nella stazione di Genga. Al setaccio le immagini delle telecamere interne del treno. Il video dell’uomo aggredito e sofferente, in ginocchio, a Genga, poco prima dei soccorsi del 118, è stato postato da altri viaggiatori su Instagram.

I fatti

Ennesima aggressione subita da un capotreno della Divisone Business Regionale Umbria. L’aggressore, al controllo del titolo, ha colpito improvvisamente con dei pugni il capotreno provocandogli la frattura del setto nasale con una prognosi di 30 giorni. Il tutto è avvenuto prima che il giovane, scendendo alla stazione di Genga intorno alle 15:40, riuscisse a dileguarsi eludendo anche l’intervento delle forze dell’ordine. «Un ennesimo atto violento perpetrato ai danni di un lavoratore che stava solo svolgendo il suo servizio e al quale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza», evidenziano le organizzazioni sindacali Filt, Fit, uilt, Ugl, Fast e Orsa dell’Umbria. «Recentemente tutte le segreterie nazionali hanno anche proclamato uno sciopero nazionale del personale di bordo e di condotta proprio per sensibilizzare tutti su tale questione». Non è escluso che nei prossimi giorni possano essere organizzate iniziative di protesta per sensibilizzare sul tema delle aggressioni. Sul fronte investigativo, le forze dell’ordine intervenute alla stazione di Genga, da quanto si apprende, oltre a raccogliere le parole del capotreno aggredito, starebbero visionando le immagini del sistema di videosorveglianza interno al treno e nelle immediate vicinanze della stazione gengarina, al fine di identificare l’aggressore e, quindi, per poterlo denunciare rispetto a quanto accaduto.

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