Fabriano

Funzionano i due cancelli posizionati in vicolo delle Conce a Fabriano

«Sono misure drastiche – ha spiegato nei giorni scorsi il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli – che in un paese civile non dovrebbero essere necessarie, ma che purtroppo dobbiamo adottare insieme al futuro posizionamento delle telecamere»

I cancelli in vicolo delle Conce

FABRIANO – Sembra funzionare bene la misura adottata nel dicembre scorso dalla Fondazione Carifac, in accordo con l’Amministrazione comunale di Fabriano, relativa al posizionamento di due cancelli alle estremità del vicolo delle Conce, in pieno centro storico. Misura nata dal contrastare e porre fine agli atti vandalici che sono stati compiuti in questa zona negli ultimi mesi. Forza Italia chiede che si faccia di più anche per l’installazione di nuove telecamere.
«Sono misure drastiche – ha spiegato nei giorni scorsi il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli – che in un paese civile non dovrebbero essere necessarie, ma che purtroppo dobbiamo adottare insieme al futuro posizionamento delle telecamere».
Molte volte i residenti e i commercianti della zona avevano fatto sentire la loro voce con tutti i mezzi possibili. Tantissimi gli episodi di vandalismo e micro-delinquenza che, soprattutto nel fine settimana ma non solo, sono stati segnalati: contatori del gas chiusi, deiezioni canine davanti ai portoni, cartacce, bottiglie di vetro sui davanzali delle finestre, urla e schiamazzi a notte fonda, scritte sui muri, danneggiamenti degli arredi pubblici e delle auto in sosta.
Come più volte annunciato dal primo cittadino di Fabriano ci saranno nuove spycam installate quanto prima. E il consigliere comunale del gruppo di Forza Italia Fabriano, Olindo Stroppa, va in pressing sull’argomento. «Penso sia ormai tempo di istallare rapidamente telecamere di controllo sia in entrata e uscita della città della città, che nelle zone sensibili del centro storico. Il cittadino non si sente più sicuro e quindi evita di frequentare questi luoghi, soprattutto di notte. Se vogliamo ricostruire un nuovo modello di città dobbiamo ripartire dalla sicurezza ed agire in tempi brevi e non quando i buoi sono usciti dalla stalla. Aumentare la sorveglianza chiedendo un maggior numero di presenze di Forze dell’ordine nel nostro territorio vista la situazione di emergenza in cui ci troviamo. Se non si agisce usando tutti i mezzi necessari, sarà inutile organizzare manifestazioni ed eventi in centro, esso deve essere il salotto della città, oggi – conclude Stroppa – è un ghetto».

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