Fabriano

Fiume Giano, nuovo allarme inquinamento

Presenza di numerose chiazze schiumose nel fiume Giano. Indagano i carabinieri e la forestale. I tecnici dell'Arpam hanno effettuato i prelievi per le doverose analisi

La schiuma nelle acque del fiume Giano

FABRIANO – Fiume Giano, nuovo allarme inquinamento. Presenza di numerose chiazze schiumose. Indagano i carabinieri e la forestale.

Non c’è pace per il fiume Giano in quest’estate 2017. Questa mattina, intorno alle 8:50 nella zona di Borgo Tufico, non distante dal passaggio a livello presente nella frazione fabrianese, è stato lanciato l’allarme da alcuni residenti. Quest’ultimi, infatti, hanno notato una serie di chiazze schiumose nell’acqua all’altezza dell’intersezione fra i fiumi Esino e Giano. Sembra come sia presente del sapone in acqua.

A raccogliere l’allarme i vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano che, prontamente, si sono precipitati nel luogo della segnalazione. I pompieri, per capire la fonte del potenziale inquinamento, hanno percorso a ritroso alcuni tratti di entrambi i fiumi. Le acque dell’Esino sono risultate limpide. Mentre in quelle del Giano hanno notato che la schiuma era presente nel fiume fabrianese anche in altri tratti a monte dell’intersezione.

Sembra che, al momento, non ci sia alcuna moria di pesci. Neppure l’acqua ha cambiato colore. Solo alcune chiazze schiumose bianche.

Fiume Giano, inquinamento

Nel frattempo, sono giunti sul posto anche i carabinieri della compagnia di Fabriano e i colleghi della Forestale, insieme ai tecnici dell’Arpam. Quest’ultimi, coadiuvati dai militari, hanno effettuato i prelievi per avviare le analisi e, dunque, gli accertamenti del caso. Si sospetta che possa, ovviamente, trattarsi di un ennesimo episodio di inquinamento del fiume Giano.
Si tratta del terzo allarme che riguarda il fiume fabrianese. A fine luglio una importante moria di pesci nel tratto del Giano che attraversa il centro storico. Considerate le alte temperature di quei giorni, la spiegazione è stata la mancanza di ossigeno per via della portata d’acqua del fiume sempre minore.

Successivamente, ad agosto, nuovo allarme lanciato dal comitato di cittadini che si batte per la valorizzazione del Giano. Uno spesso strato di melma marcescente e maleodorante sul fondo del fiume con conseguente intorpidimento delle acque. L’Arpam ha effettuato i prelievi e si attende ancora l’esito, ma sicuramente in questo secondo caso, si può parlare di inquinamento. Ma la fonte dell’inquinamento non è stata ancora trovata.

Fiume Giano

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