Fabriano

Whirlpool: stop alla produzione di lavatrici a Napoli, nuove assunzioni a Carinaro

In attesa di poter mettere sul tavolo di discussione al Mise anche la problematica legata agli uffici della sede centrale di Fabriano, la Whirlpool ha annunciato importanti novità per il sito produttivo casertano di Teverola

Luigi La Morgia

FABRIANO – In attesa di poter mettere sul tavolo di discussione al Mise anche la problematica legata agli uffici della sede centrale di Fabriano, la Whirlpool ha annunciato importanti novità per il sito produttivo casertano di Teverola e un nuovo piano per il nodo focale legato alla sopravvivenza di Napoli. Se ne riparlerà a settembre per ulteriori sviluppi.

Agosto si apre con una buona notizia per i lavoratori del sito produttivo di Teverola. Infatti, durante l’ultimo incontro del tavolo tecnico nella sede del ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, la multinazionale americana ha annunciato di aver completato la fase della reindustrializzazione: riassunti 120 dipendenti dal Gruppo Seri, leader nella produzione di batterie al litio per storage e trazione. A partire dal prossimo mese di ottobre, infatti, 60 lavoratori si uniranno ai 15 colleghi già assunti da Seri lo scorso maggio. Inoltre, Whirlpool ha identificato una nuova opportunità con il Gruppo nell’area casertana, facilitando l’assunzione di ulteriori 120 dipendenti e azzerando così gli esuberi del sito di Carinaro.

Con riferimento allo stabilimento di Napoli, e in linea con quanto concordato lo scorso 24 luglio, Whirlpool Emea ha presentato le sue analisi aggiornate sulle tre principali opzioni per il sito: nuovi e ulteriori investimenti nel settore Premium; il trasferimento della produzione dall’estero ed una nuova missione per lo stabilimento di Napoli. Tali analisi sono state condotte sulla base del testo della norma, annunciato dal Ministro Di Maio, che prevede misure di decontribuzione pari a 17 milioni di euro in 15 mesi legate ai contratti di solidarietà.

«Nonostante lo sforzo del Governo, gli approfondimenti condotti dimostrano l’insostenibilità della produzione di lavatrici a Napoli: l’unica soluzione sostenibile è il progetto di riconversione identificato. In particolare, per quanto riguarda gli investimenti relativi a lavatrici di alta gamma, i benefici che la proposta avrebbe sulle perdite dello stabilimento non sarebbero sufficienti a compensare i bassi margini di prodotto e l’ammortamento incrementale. Lo stabilimento di Napoli continuerebbe infatti a operare ben al di sotto del punto di pareggio in termini di volumi e a non essere competitivo. Allo stesso modo, il trasferimento della produzione di lavatrici dall’Est Europa o dalla Cina (reshoring), pur consentendo allo stabilimento di incrementare la sua capacità utilizzata, richiederebbe sussidi strutturali con impatto negativo su profittabilità e competitività dell’azienda in Emea», si legge nella nota della Whirlpool.

Dare una nuova missione allo stabilimento di Napoli rimane quindi l’unica soluzione percorribile per mantenere i massimi livelli occupazionali, la continuità industriale e garantire al sito un futuro sostenibile nel medio e lungo periodo. «In questo contesto, Whirlpool è impegnata sin d’ora a confermare i diritti acquisiti, le tutele reali e il livello retributivo per tutti i dipendenti. Le capacità industriali e manifatturiere di Napoli e il suo posizionamento logisticamente strategico, saranno alla base di questa nuova missione che prevede lo sviluppo di un prodotto per due settori di mercato in rapida crescita, in cui l’Italia occupa un ruolo di rilievo anche in termini di attrazione di investimenti. Siamo certi che la nuova missione rappresenti un’importante opportunità di crescita per il sito di Napoli. Il prodotto è altamente innovativo, strategico per il futuro di lungo termine dello stabilimento e ha già ricevuto diversi riconoscimenti da autorità nazionali e internazionali e dalle Nazioni Unite», ha dichiarato Luigi La Morgia, vicepresidente Operazioni industriali della Regione Emea e Amministratore Delegato per l’Italia. «Whirlpool ha confermato oggi il suo impegno a supportare i lavoratori in questa transizione, in virtù della solidità del progetto industriale che, a fronte di un successo a livello internazionale, ora guarda con grande interesse all’Europa e al nostro Paese. Siamo pronti a illustrarne tutti i dettagli già nel prossimo incontro, che auspichiamo sia convocato a inizio del mese di settembre».

Se anche questa parte della vertenza sarà chiusa positivamente, con l’avallo dei sindacati e del Governo, le parti sociali di Fabriano sono pronte a portare sul tavolo la discussione relativa alle preoccupazioni per le sorti della sede degli uffici amministrativi in città. Sono circa 60 le mansioni che nel corso degli ultimi mesi sono state trasferite, delocalizzandole, in Polonia. Questo ha comportato che per molti colletti bianchi la necessità di valutare l’ipotesi all’incentivo alla mobilità volontaria o una riqualificazione formativa. Una situazione, secondo i sindacati di Fabriano, che mette a rischio la presenza stessa della sede degli uffici cittadini, se non si invertirà presto la rotta.

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