Fabriano

Fabriano: Vincenzo Boccia sostiene la candidatura Unesco della Carta Filigranata

Anche il numero uno degli industriali italiani invia una lettera dove esprime il proprio appoggio sottolineandone la "valenza identitaria". Dossier presentato entro il 20 marzo

Il presidente Boccia a Carifac'Arte

FABRIANO – Oltre 120 lettere di sostegno e circa 1.400 firme di cittadini fabrianesi e non solo, per sostenere l’iscrizione dell’Arte della Carta Filigranata di Fabriano nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale dell’Unesco. «Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a coinvolgere l’intero territorio marchigiano in questa candidatura», fanno sapere dalla Pia Università dei Cartai che, con il sostegno del Comune di Fabriano, della Fondazione Fedrigoni Fabriano, della Fondazione Carifac, entro fine mese, depositerà il dossier a Roma.

«A testimonianza della grande attenzione suscitata a livello nazionale, vogliamo evidenziare la bellissima lettera di sostegno che ha scritto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Lettera sollecitata dall’imprenditore Diego Mingarelli, della Diasen, che ringraziamo».

Non una lettera di sostegno pro-forma quella del numero uno degli industriali italiani, ma assolutamente sentita. «In occasione di una recente visita a Fabriano, ho avuto l’opportunità di assistere personalmente ad una dimostrazione dal vivo della produzione a mano di un foglio di carta e di una filigrana, nei locali de Le Conce, sede della Scuola Internazionale dei Mestieri d’Arte Carifac’Arte. Anche alla luce della rilevanza identitaria di questa arte antica per la realtà cittadino e per la comunità, a nome di Confindustria desidero esprimere pieno sostegno alla candidatura», le parole di Vincenzo Boccia, alle quali si aggiungono quelle del presidente di Confindustria Marche Nord, Claudio Schiavoni.

La lettera di sostegno di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria

«Il dossier sarà presentato a Roma entro il 20 marzo prossimo e, quindi, c’è ancora tempo per sostenere la candidatura sia con la raccolta firme – in Comune, nella sede della Pro Loco o in Fondazione Carifac – e/o con lettere di sostegno», concludono dalla Pia Università dei Cartai.

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