Fabriano

Fabriano: un pool di aziende per realizzare il meglio del Made in Marche in cucina

La Clementi Forni di Fabriano, la Diasen di Sassoferrato e la Visionar di Osimo, hanno realizzato un progetto insieme. La visita del vicepresidente della Giunta regionale, Mirco Carloni

Un momento dell'incontro

FABRIANO – Un pool di aziende d’eccellenza uniscono le forze e lavorano insieme per realizzare il meglio del Made in Marche in cucina. Il risultato, al piatto, è una pizza gustosa e croccante in 5 minuti che contiene i consumi di energia elettrica. Genio, capacità imprenditoriale e il sostegno del Fesr hanno concorso stavolta per arrivare a quello che è stato denominato Hi Top. Un investimento da quasi 285mila per un forno elettrico di altissima gamma, il cui prototipo è già riuscito a catturare gli interessi del mercato. Nei giorni scorsi è stato lo stesso assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Mirco Carloni, a visitare la sede di Fabriano della Clementi Srl per a testare sul campo la valenza di questa iniziativa. «Questi imprenditori – ha osservato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mirco Carloni – ci hanno indicato la rotta che dobbiamo tenere anche nella prossima programmazione europea. La ricerca industriale la capacità produttiva, la capacità di capire i mercati e le tendenze. Crediamo, e per questo abbiamo approvato una legge, negli ecosistemi e nelle filiere. Finita l’epoca del metal-mezzadro oggi l’economia marchigiana si rafforza solo attraverso queste reti. La meccanizzazione fatta col contoterzismo ci ha impoveriti, dobbiamo tornare a essere padroni dei processi produttivi, fare sinergie e supply chain sul territorio».

Il progetto

L’azienda fabrianese dell’imprenditore Morgan Clementi è capofila di questo progetto che ha visto la collaborazione proficua della Diasen di Sassoferrato di Diego Mingarelli e della Visionar di Osimo. Il forno domestico high-tech realizzato con finiture di design e materiali innovativi promette la cottura di pizza alle alte temperature ideali per avere un prodotto gustoso e croccante ma attraverso costi energetici contenuti. Grazie all’applicazione sulla calotta esterna del forno della pittura termica a base sughero di Diasen, che evita la dispersione di calore, si arriva a quota 400 gradi centigradi in pochissimo tempo, dimezzando la potenza elettrica necessaria e azzerando il rischio di ustioni per gli utilizzatori. «L’esperienza delle pitture di sughero confluisce in questa bellissima collaborazione – ha detto Diego Mingarelli – per dare isolamento termico e risparmio energetico, sia gli aspetti legati alla sicurezza». «La filiera del futuro è trasversale – ha aggiunto Mingarelli – intelligenze diverse si sono messe insieme per raggiungere un prodotto nuovo Made in Marche che è innovazione ma anche frutto di un sapere fatto di tradizione che ci portiamo dietro da anni». Il forno raggiunge i 400 gradi al suo interno ma all’esterno è ad appena 50. «La Clementi nasce nel 1975 con forni outdoor ma durante la pandemia abbiamo avuto tante richieste per soluzioni interne – ha spiegato Clementi – così abbiamo iniziato a studiare e insieme ad altre importanti realtà del territorio abbiamo realizzato un forno che raggiunge temperature da pizzeria ma che ha anche un design accattivante da farlo utilizzare anche come centrotavola». Un’iniziativa nata all’ombra del cratere sismico, che ha usufruito dei fondi Fesr dedicati al supporto della competitività del Made in Italy e al rilancio delle filiere produttive delle aree colpite dal terremoto (Asse 8 – os 23 – azione 23.1 – intervento 23.1.1 del Fesr 2014-2020), e con la quale si è cercato di far fronte anche alla crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. L’obiettivo della Regione Marche era quello di rafforzare la competitività delle filiere facendo unire gli sforzi alle aziende. Nuove tecnologie, contaminazione di settori, miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi produttivi.

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