Fabriano

Fabriano: tutto pronto per la V edizione del San Francesco Festival

Quest’anno incentrata sulla figura del Beato Francesco Venimbeni, figura francescana molto cara alla città di Fabriano

Una veduta di Fabriano|
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Ai nastri di partenza la V edizione del San Francesco Festival Fabriano, in programma dall’1 al 4 ottobre prossimi, quest’anno incentrata sulla figura del Beato Francesco Venimbeni, figura francescana molto cara alla città di Fabriano. Il Beato Venimbeni come discepolo di San Francesco d’Assisi rinunciò a tutta la sua eredità per seguire Gesù e diventare con Lui povero e fratello di tutti. «Vorremmo con questo festival far conoscere il beato, il suo messaggio d’amore, il pane che con lui si trasformava per nutrire il povero, i libri per contrastare la povertà educativa. Le sue virtù volevano diventare un’iniezione di fiducia per l’umanità di allora e possono ancora oggi avere la stessa efficacia», ricorda Roberta Antonini, Presidente San Francesco Festival Fabriano.

Il programma

La storia di Francesco Venimbeni, nato a Fabriano, nel 1251, ci riporta ai primordi dell’esperienza francescana. Le agiate condizioni di famiglia gli consentono di studiare, ma a sedici anni lascia tutto per entrare nell’Ordine dei frati minori. Recatosi ad Assisi ancora novizio, incontra frate Leone, uno dei primi a seguire Francesco nella sua straordinaria avventura, e ne legge con entusiasmo gli «scritti». Uomo di cultura, Francesco impegna l’eredità paterna nella costruzione di una biblioteca, che riempie poi di manoscritti, ed è la prima ad essere fondata nell’ordine francescano. Accompagna la sua passione per la cultura con la carità verso i poveri, verso chi vive nel corpo e nello spirito la sofferenza della malattia e il disagio dell’emarginazione. Istituii un’opera permanente, dove impegnò parte delle sostanze paterne per distribuire ogni giorno vitto a un gran numero d’indigenti, per i quali preparava con le sue mani il poco necessario e con letizia francescana distribuiva cibo. «In linea con il pensiero di San Francesco cercheremo di creare momenti di riflessione e analizzare insieme le sfide culturali, sociali, economiche per una nuova stagione del nostro territorio», evidenzia Roberta Antonini. Il programma prevede l’inaugurazione del Festival alle 17 del primo ottobre all’Oratorio della Carità con un convegno dal titolo: “Francesco Vanimbeni: un Santo del passato che ispira fiducia per il presente”. «Vedremo intervenire P. Ferdinando Campana OFM dell’Eremo di Valdisasso il quale ci metterà a conoscenza degli  insediamenti francescani nel territorio fabrianese; la professoressa Francesca Bartolacci, docente all’Università di Macerata,  che illustrerà il tema del francescanesimo nelle Marche tra la fine del ‘200 e l’inizio del ‘300, il professore Luca Marcelli docente all’Università di Macerata, divulgherà i suoi studi effettuati presso la biblioteca R. Sassi della Cronaca del B. Francesco Venimbeni le sue caratteristiche e i contenuti». Il 2 ottobre è prevista l’iniziativa “Sentiero di San Francesco”. «Cammineremo verso l’eremo la Porziuncola delle Marche, l’Eremo S. Maria di Valdisasso, completamente immerso nella natura, lungo quello che anticamente era un tracciato romano che collegava l’Umbria con i territori delle odierne Marche fino al porto di Ancona, percorso sicuramente attraversato anche dal santo”, con partenza alle 15, arrivo alle 16 e conclusione della manifestazione con l’accensione della Lampada votiva. Per tutta la durata del Festival momenti di preghiera nella chiesa di Santa Caterina che culmineranno il 4 ottobre alle 18:30 con la Santa Messa presieduta dal vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, alla presenza del sindaco Daniela Ghergo. Infine, da evidenziare la 35° Mostra annuale francescana, il concorso organizzato dalla comunità dei frati francescani e dal San Francesco Festival alla Biblioteca Multimediale “Romualdo Sassi” dove saranno esposte le opere realizzate dagli studenti dell’istituto Morea e del Liceo Artistico di Fabriano.

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