Fabriano

Fabriano, la tematica della pena capitale torna a teatro

Venerdì 16 febbraio al Gentile va in scena “Condannato a morte. L’inchiesta”, dal testo di Victor Hugo, con adattamento di Davide Sacco, protagonista Gianmarco Saurino

Gianmarco Saurino in “Condannato a morte. L’inchiesta”
Gianmarco Saurino in “Condannato a morte. L’inchiesta”

FABRIANO – Un’esperienza di vita, più che uno spettacolo in senso stretto. Al teatro Gentile di Fabriano arriva – fuori abbonamento – “Condannato a morte. L’inchiesta”, un testo tratto da “L’ultimo giorno di un condannato a morte”, pubblicato da Victor Hugo nel 1829, con adattamento di Davide Sacco, che è anche regista, e Gianmarco Saurino in scena.

L’appuntamento è per venerdì 16 febbraio (ore 21), su iniziativa del Comune di Fabriano in collaborazione con l’Amat e l’associazione Papaveri e Papere.

Lo spettacolo è realizzato da Tradizione Teatro con il patrocinio di Amnesty International Italia, per riportare ancora una volta l’attenzione sulla pena di morte, rendendone con una efficace rappresentazione la disumanità tramite un testo in grado di raccontare l’uomo, solo di fronte al suo destino. La volontà, dunque, è quella di rappresentare un tema ancora attuale in molti paesi del mondo, la pena capitale.

In una sorta di arena/aula di tribunale, il protagonista, che da solo interpreta più ruoli, è in gabbia e scalpita per esprimere le sue ragioni contro quella di Stato e il senso comune di “giustizia”.

«Dopo l’esperienza di “Condannato a morte. The punk version” – afferma Davide Sacco -, in cui avevo sentito l’esigenza di veicolare le parole incredibilmente attuali di Victor Hugo in una forma graffante e incisiva, punk appunto, torno a questo testo con una sensibilità diversa, sicuramente più matura. Non mettendo certo da parte l’intento polemico e vitale del capolavoro francese, ne do una lettura più sottile, meno “gridata”, incentrata maggiormente sulle mille sfumature che il testo porta alla luce. Un’inchiesta quindi, sia nel senso giornalistico (il racconto delle ultime ore del condannato a morte è meticoloso e puntuale, nda), sia per la sua eclatante forza comunicativa e la vibrante tensione narrativa».

Le scene sono a cura degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli coordinate da Tonino Di Ronza, le luci di Cesare Accetta.

Per informazioni e biglietti (8 euro), biglietteria Teatro Gentile 0732 3644.

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