Fabriano

Fabriano, Santarelli individua i responsabili per chiusura Marco Polo: tecnici e Pascucci

Il Primo cittadino interviene sulla questione del plesso scolastico chiuso e certamente non le manda a dire, lanciando accuse nei confronti dell'ex compagno di viaggio, Cristiano Pascucci, assessore dimissionario

Il sindaco di Fabriano
Il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli

FABRIANO – Chiusura della scuola media Marco Polo di Fabriano, il Sindaco individua i responsabili: la struttura comunale e l’ex assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci. «Come al solito sin dal primo minuto dopo l’annuncio della chiusura della scuola Marco Polo si sono scatenati e sprecati commenti, considerazioni e sentenze basate sul nulla.  Come al solito c’è chi sa tutto e ha capito tutto già da prima di chiunque altro. Come al solito si sono sprecati i commenti dei diversi rappresentanti politici dai quali si evince solo una profonda ignoranza della materia, ignoranza spaventosa e preoccupante se si considera che sono quelli che vorrebbero amministrare la cosa pubblica, e volontà di strumentalizzare senza alcuna cognizione di causa», l’incipit dell’intervento del Primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli.

«Ho letto date sparate a caso, contestazioni sul fatto che da metà 2019 non siano ancora stati fatti i lavori dimostrando di non avere idea di come funzionano gli appalti nella Pubblica Amministrazione. Ma si strappano tanti applausi e consensi ai cittadini dicendo le cose che accontentano la folla. Chi se ne frega della serietà e della responsabilità, tutto passa in secondo piano di fronte al gradimento. Se di fronte ai problemi la decisione è quella di andarsene sbattendo la porta e accusando a caso chiunque, magari tranne i reali responsabili, significa che non c’era consapevolezza del proprio ruolo. A poco serve additare altri di colpe proprie dovute soprattutto a una profonda incapacità di relazionarsi e di fare gioco di squadra. Certo, ci si attira le simpatie di chi fino al giorno prima non mancava di dire che eri inadeguato e di chi entrando in comune avevi messo nell’elenco delle persone da combattere. Ma contemporaneamente si tradisce un mandato, gli elettori e i compagni di viaggio che oltretutto si ritrovano a dover subire le conseguenze dalla tua comoda scelta dovendo moltiplicare gli sforzi. Perché andarsene di fronte alle difficoltà è sempre molto molto comodo», la prima stoccata in direzione dell’ex assessore Pascucci e non sarà la sola.

I primi responsabili, secondo Santarelli. «Quello che è accaduto con la scuola Marco Polo è di una gravità inaudita: i tecnici responsabili del procedimento consapevoli di avere tra le mani una relazione che avrebbe richiesto l’immediata chiusura della scuola si sono limitati a proporre alla Giunta l’avvio dell’iter per la progettazione e realizzazione dei lavori di adeguamento sismico». Il secondo responsabile. «Tanto per intenderci su un altro passaggio: le delibere in Giunta vengono relazionate dagli Assessori competenti che informano il resto degli Assessori sui contenuti dell’atto che si sta per votare. Di fronte a una proposta confezionata dai tecnici responsabili e in assenza di una qualsiasi sottolineatura da parte di chi relaziona non c’è motivo di fare qualcosa di diverso. Questo è quanto accaduto nel 2019».

Le cose sono cambiate nella sera del 4 maggio quando, poche ore prima delle sue dimissioni, «l’ex Assessore evidenziava a me, alla Giunta e al Gruppo consiliare che nella relazione redatta nel 2019 dal tecnico incaricato c’erano elementi che sembravano avere come conseguenza la necessità di adottare la decisione di chiudere la scuola. Relazione che lui dice di non aver mai conosciuto prima di allora e che invece il responsabile tecnico del Comune, in una nota scritta, afferma di avergli relazionato già all’epoca tanto che come conseguenza, sempre l’assessore, avrebbe richiesto di accelerare l’iter per l’adeguamento (gli iter non si accelerano ma seguono un corso naturale le cui tempistiche sono dettate dalla normativa). Nella stessa nota il responsabile tecnico conferma la bontà della sua scelta di non chiudere la scuola affermando che era sufficiente avviare l’iter di adeguamento. Tale interpretazione della norma mi è stata smentita da ogni altro tecnico competente che ho personalmente coinvolto e che invece mi hanno confermato, a fronte di una relazione di quel tipo, la necessità di chiudere la scuola».

Questa la ricostruzione fornita dal Sindaco di Fabriano. «È chiaro che chi di competenza ha ritenuto, senza alcun confronto e senza darne opportuna comunicazione, che non fosse necessario intervenire in altro modo se non avviando quanto necessario per l’adeguamento lasciando nel frattempo gli studenti dentro. È necessario chiarire una cosa: la scuola non è inagibile, la scuola non ha subito danni dopo il sisma del 2016. Semplicemente quella scuola così come è stata costruita negli anni ’70 non risponde alle caratteristiche previste nell’ultima norma del 2018. Se le stesse norme fossero state approvate negli anni ’80 la scuola sarebbe stata chiusa già in quell’epoca. Questo per dire che i ragazzi in questi due anni non hanno frequentato una scuola non sicura, almeno non meno sicura di quanto non lo fosse negli anni ’80. Ho fatto quello che andava fatto già 2 anni fa quando chi avrebbe dovuto non mi ha messo nelle condizioni di prendere tale decisione. Ora è necessario trovare una soluzione per dare agli studenti e agli insegnanti una soluzione dignitosa per iniziare il nuovo anno scolastico e nel frattempo avviare i lavori per l’adeguamento della Marco Polo risolvendo problemi amministrativi che a questo punto passano in secondo piano», conclude, Gabriele Santarelli.

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