Fabriano

Fabriano: sistema territoriale integrato per il sostegno ai disabili e alle loro famiglie, il progetto

Si tratta di una casa-laboratorio, localizzata in città e che avrà sede nei locali accanto al “c’era l’acca” e in cui sono in avvio i lavori di ristrutturazione e ridistribuzione degli spazi, ma aperta a tutte le persone con disabilità medio-lieve residenti

Un momento della presentazione del progetto
Un momento della presentazione del progetto

FABRIANO – Costruire un sistema territoriale integrato per il sostegno dei disabili e delle loro famiglie nel territorio dell’Ambito territoriale sociale 10 di Fabriano. Questo quanto presentato, nei giorni scorsi, che vede la co-progettazione dei servizi tra istituzioni, organizzazioni, professionisti e famiglie. L’attuazione del Progetto è resa possibile dalla vittoria della Cooperativa Castelvecchio Service – con il supporto tecnico dell’Agenzia SocialNet per la progettazione – al bando “Welfare e Famiglia 2017” indetto dalla Fondazione CariVerona, ed avrà durata di circa 30 mesi. Il Bando ha promosso il finanziamento di 14 progetti su 84 presentati in tutta Italia.

Il progetto vede inoltre la fattiva collaborazione con i seguenti Partner: Comune di Fabriano; Unione Montana Esino-Frasassi; Asur Marche Area Vasta 2 – distretto Fabriano; Istituto Riabilitativo Santo Stefano; Centro per l’impiego di Fabriano; Consorzio Coser Fabriano Onlus; Istituti Scolastici “Italo Carloni-Morea Vivarelli”, “Aldo Moro”, “Sassoferrato”; Cooperative Sociali di tipo B: Reg-Incontra-Inkarta; Aziende del territorio come Tanning Pub e Pizzeria Da Lara.

Si tratta di una casa-laboratorio, localizzata a Fabriano e che avrà sede nei locali accanto al “c’era l’acca” e in cui sono in avvio i lavori di ristrutturazione e ridistribuzione degli spazi, ma aperta a tutte le persone con disabilità medio-lieve residenti sul territorio dell’Ambito 10. Il funzionamento della casa-laboratorio sarà organizzato in modo flessibile per venire incontro alle esigenze delle famiglie, in termini di: orari e giorni di apertura, spazi, attività specifiche.

La casa sarà co-gestita dalle persone disabili che si occuperanno, insieme agli operatori, di svolgere attività quotidiane in cui diventeranno sempre più autonomi: prendersi cura di sé, cucinare, fare la spesa, fare pulizie, fare piccole commissioni. Oltre a questo si svilupperanno competenze di vita in ambiti quali: la comunicazione, l’orientamento, lo spostamento con i mezzi pubblici, il comportamento in strada e l’uso del denaro. Per chi può raggiungere queste competenze di autonomia, saranno accresciute ulteriori capacità utili nel mondo dell’occupazione quali: capacità di collaborare, rispetto dei ruoli e delle regole, abilità specifiche. Previsti anche laboratori creativi e artistici, teatro, musica, sport e attività fisica. Lo sviluppo finale di questo percorso è rappresentato dalla sperimentazione della vita in autonomia in appartamento con inclusione lavorativa per un gruppo di persone che mostrino di avere acquisito le relative abilità.

«Il tavolo di co-progettazione e l’analisi dei bisogni – ha sottolineato Marco Salari, socio della Cooperativa Castelvecchio Service – sono fondamentali per creare le fondamenta del progetto casa-laboratorio: non è un progetto pensato a monte, ma un progetto che si costruisce insieme alle famiglie per arrivare all’autonomia lavorativa ed abitativa delle persone».

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, e l’assessore ai Servizi sociali, Simona Lupini, hanno condiviso e fortemente appoggiato il progetto, «sia perché nasce per mettere insieme energie e collaborazione, partendo dai bisogni reali delle famiglie, sia perché di portata innovativa importante e con un impatto positivo sui servizi attuali e futuri. Se il progetto funzionerà, si ipotizza una sua prosecuzione nel tempo: anzi, è uno degli obiettivi a lungo termine».

 

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