Fabriano

Fabriano: la politica regionale presente solo con il “cartonato” di Ceriscioli

Alla super annunciata assenza del Governatore regionale, si sono unite le assenze della totalità dei consiglieri regionali. Solo i Sindaci dell’Area Vasta 2 hanno raccolto l’invito a partecipare al consiglio comunale sulla sanità

Il cartonato del presidente Luca Ceriscioli

FABRIANO – Consiglio comunale straordinario e monotematico a Fabriano non preso in considerazione dagli esponenti della politica regionale. Alla super annunciata assenza del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, si sono unite le assenze della totalità dei consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione. Solo i Sindaci dell’Area Vasta 2 hanno raccolto l’invito della politica fabrianese a presenziare.

Da qui, quindi, la provocazione lanciata dal consigliere comunale di opposizione di Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi. «Consegnate la fascia tricolore al Prefetto, non abbassate lo sguardo. È una provocazione forte. Date le dimissioni. Basta discorsi, servono fatti».

Consiglio comunale monotematico sulla Sanità, vista la prossima approvazione del Piano Sanitario Regionale, convocato ieri pomeriggio, 13 gennaio, a Fabriano e che ha vissuto momenti concitati. Una buona partecipazione di fabrianesi – circa 150 persone – alla quale, sicuramente, non sarà sfuggita l’assoluta non presa in considerazione da parte della politica regionale. Assenti tutti, dal Governatore Ceriscioli all’ultimo dei consiglieri regionali di opposizione e maggioranza. Presenti, invece, i due parlamentari del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni e Sergio Romagnoli. Erano presenti i sindaci di Sassoferrato, Genga, Matelica, Camerino, San Severino Marche, Esanatoglia. Elena Leonardi, capogruppo regionale Fratelli d’Italia, assente, ha fatto recapitare un messaggio. «Nella IV Commissione – si legge – mi sono adoperata per arginare lo squilibrio tra costa ed entroterra. Stigmatizzo le scelte della maggioranza regionale in campo sanitario a discapito dell’entroterra».

Consiglio comunale sul tema della sanità a Fabriano

Si è partiti con una provocazione messa in atto da Associazione Fabriano Progressista. Un cartonato del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, a evidenziarne l’assenza in modo palese. Quindi, ha preso la parola il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Speravamo di avere la presenza dei consiglieri regionali. Abbiamo fissato per marzo gli Stati Generali dell’entroterra per predisporre un documento da sottoporre ai candidati regionali che, ovviamente, non potrà non evidenziare la problematica relativa alla sanità dell’entroterra». Il consiglio fabrianese ha sollecitato più volte emendamenti per tutelare l’entroterra montano nel nuovo Piano Sanitario.

È tornata, ovviamente, in voga la proposta principe: istituire l’Area Vasta Montana, richiesta ribadita in vari interventi. Il senatore pentastellato Sergio Romagnoli, ha preso la parola, accompagnato da alcuni mugugni dei presenti. «C’è una situazione drammatica ovunque. Propongo una grande mobilitazione a Roma. Ceriscioli si dovrebbe dimettere per come ha ridotto la sanità». Una dichiarazione che non ha gradito il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia. «Se il tavolo dei sindaci è l’occasione per affrontate senza condizionamenti politici io ci sono, se le intenzioni sono diverse Camerino si tira indietro».

Dai cittadini presenti si chiedono azioni forti e la proposta di riconsegnare le fasce tricolori al Prefetto, proposta da Vinicio Arteconi, è stata molto applaudita.

Amara la constatazione finale dei sindaci di Genga, Marco Filipponi, e di Sassoferrato, Maurizio Greci. «Paghiamo oggi un campanilismo che c’ha contraddistinto per troppi anni. Serve un cambio di rotta: i numeri non saranno mai dalla nostra parte».

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