Fabriano

Fabriano: messe all’aperto o in Chiesa e Comunione con le pinzette. Ecco tutte le decisioni

In vista del 18 maggio prossimo, quando si potrà tornare a celebrare Sante Messe alla presenza dei fedeli, i Parroci della città e delle frazioni si organizzano

Don Alfredo nel chiostro di San Venanzio

FABRIANO – Sante Messe all’aperto o l’aggiunta di una celebrazione per permettere a più fedeli di poter tornare in chiesa nella massima sicurezza vista la pandemia da Covid-19. I parroci delle principali chiese di Fabriano si stanno attrezzando in vista del 18 maggio prossimo quando, protocollo alla mano siglato da Governo e Cei, si potrà tornare a celebrare la Santa Messa in presenza dei fedeli. Le principali prescrizioni prevedono la sanificazione delle mani, l’obbligatorietà delle mascherine, l’igienizzazione delle Chiese una volta terminata la funzione religiosa, non ci si scambierà la pace, la Comunione sarà data nelle mani con il sacerdote che andrà verso i fedeli.

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Dopo oltre due mesi, ci siamo quasi. La pandemia da Coronavirus ha aguzzato l’ingegno e durante queste lunghe settimane sono stati tanti i preti che hanno trasmesso via streaming le Sante Messe, soprattutto la domenica. Una caratteristica che rimarrà anche in questa fase per chi, giustamente, preferisce ancora non uscire da casa perché magari ultra 70enne o perché soffre di patologie importati e, più semplicemente, ha paura.

Ci si è organizzati in modo diverso a Fabriano. In Cattedrale, il parroco don Alfredo Zuccatosta ha optato per celebrazioni all’aperto, esattamente all’interno del chiostro di San Venanzio dove è stata montata una tensostruttura ma solo come tettoia, i lati sono tutti aperti per favorire il massimo della circolazione dell’aria. «La capienza massima è pari a un centinaio di fedeli per Messa. Nei giorni feriali sarà celebrata alle 18. Nei festivi alle 9:30; 11:15 e 18. Quest’ultima sarà spostata alle 21 nei mesi di luglio e agosto», evidenzia il parroco che conferma anche come non sarà riaperta al culto la chiesa di San Biagio e San Romualdo.

«La Cattedrale sarà aperta probabilmente alla celebrazioni delle Sante Messe in occasione delle solennità come la Pentecoste e il 24 giugno giorno del Santo Patrono di Fabriano, San Giovanni Battista, con una capienza massima di 150 fedeli, comprese le cappelline esterne». Nel frattempo, massima attenzione per i fedeli. «Grazie ai volontari dei Cisom, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta sezione di Fabriano, si è stabilito che i fedeli entreranno dalla piazzetta della Cattedrale e usciranno, a fine Messa, da via Balbo. Ci sarà un totem per la sanificazione delle mani. «Per la distribuzione della Comunione mi recherò dai fedeli e con una pinzetta farò cadere nelle loro mani la Particola. Infine, per quel che riguarda le Confessioni individuali si faranno nella Sacrestia piccola che è dotata di un’ampia finestra e di un tavolo al quale siederemo dai lati opposti».

I volontari del Cisom montano la tensostruttura

La parrocchia più grande di Fabriano, la Misericordia, il parroco don Umberto Rotili ha realizzato tre video esplicativi sulle regole di comportamento. «I nostri giovani effettueranno servizio d’ordine e per ciascuna Messa sarà consentito l’ingresso a un massimo di 180 fedeli. Al termine della funzione religiosa, tutti i fedeli sono invitati a igienizzare il proprio posto, mentre per areazione e sanificazione della Chiesa, ci penseremo noi. L’orario delle Messe è feriali ore 18:30, festivi ore 8, 10, 11:30 e 18:30. Invito chi ha paura, chi è anziano, chi è malato cronico, a seguirci in streaming. Non accade nulla, Cristo guarda il cuore», il messaggio di don Umberto che ha anche montato altoparlanti all’esterno della chiesa per permettere ad altri fedeli di seguire la Santa Messa.

Don Gianni Chiavellini della Sacra Famiglia inizierà con le Messe all’aperto. «Si stanno completando i lavori all’interno della Chiesa, probabilmente finiranno entro il 31 maggio, e avrà una capienza massima pari a 130 persone. Per il momento, ci si organizza con la messa giorni feriali 18:30 al teatrino circa 40 come capienza massima. Mentre le festive 8.30, 11 e 15 all’aperto, circa 100 persone di capienza», conclude don Gianni Chiavellini.

Don Tonino Lasconi a San Giuseppe Lavoratore ha deciso di aggiungere una Santa Messa alla domenica. «La capienza massima è pari a 57 persone. Per questo ho deciso di inserire una celebrazione in più nei giorni festivi: 9, 10:15, 11:15; 18:30. Nei giorni feriali, l’appuntamento è per le 18:30. Per quel che riguarda la Comunione, le pinzette non mi piacciono, ma mi adeguerò se la maggioranza ha deciso per questa opzione», conclude don Tonino Lasconi che evidenzia come non si riaprirà la chiesa di Maria Maddalena.

Don Antonio Ivan Esposito della chiesa di Santa Maria annuncia che non sarà riaperto l’oratorio di San Giovanni Bosco. «Tutte le Sante Messe saranno celebrate nella chiesa di Santa Maria sia nei giorni feriali che festivi. Seppure piccola possiamo assicurare trenta posti in due messe festive alle 10:15 e alle 11:30. Così come per la Celebrazione feriale che è sempre alle 18:30», conclude.

A San Nicolò potranno entrare al massimo 120 fedeli, secondo il parroco don Luigi Forotti, «oltre a una sessantina al Modulo. Al momento, le Messe feriali si svolgeranno sempre alle 18:30. Per le festive, invece, solo due alle 8:30 e alle 11, ma sono pronto a celebrarne un’altra al mattino e, se dovesse servire, un’altra al pomeriggio». Anche nelle numerose frazioni cittadine ci si organizza, come a esempio don Piotr Talarczyk che ha stabilito la capienza delle due chiese: Argignano massimo 30 persone, Attiggio massimo 50 fedeli.

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