Fabriano

Fabriano: licenziamenti collettivi cantieri Quadrilatero, Terzoni chiede lumi

«Gli stanziamenti ci sono, perché licenziare?». Partendo da questo interrogativo, la parlamentare di Fabriano del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni, interviene a seguito dell’apertura della procedura per 59 lavoratori su 147 occupati presentata dall’Astaldi il 18 giugno scorso

I Lavori alla Quadrilatero fermi
I Lavori alla Quadrilatero fermi

FABRIANO – «Gli stanziamenti ci sono, perché licenziare?». Partendo da questo interrogativo, la parlamentare di Fabriano del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni, interviene a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 59 lavoratori su 147 occupati presentata dall’Astaldi il 18 giugno scorso. L’azienda, esecutrice dei lavori di raddoppio della SS 76 e della Pedemontana Fabriano-Muccia, ha dichiarato un esubero strutturale di 14 impiegati e 45 operai che lavorano nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico, comune di Fabriano. Se non si troverà un accordo, i licenziamenti diventeranno effettivi a partire dal primo settembre prossimo.

«Continua a suonare molto strana l’intenzione dell’Astaldi sulla volontà di licenziare 59 dei 147 lavoratori impegnati ora sul raddoppio della Statale 76 e sulla Pedemontana Fabriano-Muccia: se la memoria non ci inganna, nell’aggiornamento del contratto di programma 2016-2020 stipulato con Anas Spa sono stati stanziati 160 milioni di euro in più sulla Quadrilatero e relative opere accessorie. Le istruttorie al Cip e termineranno entro massimo quindi giorni, perciò ci si chiede: perché licenziare così tante persone?».

Secondo la portavoce alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle, «quest’opera mastodontica – sottolinea – ora va ultimata: chi da Fabriano deve andare ogni giorno in direzione Jesi o Ancona conosce benissimo la lunga sequela di disagi che si vivono tra deviazioni, rallentamenti e traffico pesante. È importante che si producano tutti gli sforzi necessari perché la tratta venga completata. Privarsi di forza lavoro non ci pare una scelta che va in questa direzione, quindi faremo di tutto per far sì che questi licenziamenti non abbiano luogo».

Intanto, sul fronte sindacale si attendono gli incontri con le istituzioni. Si parte il 19 luglio con la Regione. E il giorno successivo, 20 luglio, con il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. Si attende, infine, la fissazione della data per un summit con Anas.

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