Fabriano

Fabriano: Lercio e il mondo delle fake news nel pomeriggio di Remake

Ci sono anche due marchigiani fra i 23 redattori del quotidiano satirico: Vittorio Lattanzi e Sergio Marinelli, entrambi di Porto Sant’Elpidio. A parlare oggi pomeriggio per il team poliedrico di Lercio, il redattore Augusto Rasori

GRAZIE FABRIANO – Ci sono anche due marchigiani fra i 23 redattori del quotidiano satirico Lercio. Vittorio Lattanzi e Sergio Marinelli, entrambi di Porto Sant’Elpidio. «Siamo una squadra molto affiatata e sparsi un po’ ovunque, anche in Thailandia e Germania», conferma Augusto Rasori che partecipa alla seconda edizione del Remake Festival a Fabriano, all’Aperi-City Network “Cittadinanza digitale, informazione e fake news”: appuntamento alle 19, agorà di piazza del Comune, insieme a Paola Manara, Milano City of Literature, Sandro Giorgetti e Isabella Borrelli.

Lercio è un sito satirico italiano di taglio umoristico, comico e grottesco ideato nel 2012 da Michele Incollu come parodia della free press Leggo. Si sviluppa all’interno del collettivo satirico Acido Lattico, che riuniva parte degli autori che avevano contribuito alla rubrica La Palestra, un’iniziativa del comico e scrittore satirico Daniele Luttazzi.

Lercio ha pubblicato tre libri e vinto i più importanti premi umoristici italiani: diverse edizioni dei Macchianera Internet Awards, il Premio satira politica Forte dei Marmi e, proprio poche settimane fa, il Premio “Massimo Troisi” per la miglior scrittura comica. Augusto Rasori collabora con Lercio sin dalla sua nascita e ha scritto per il sito oltre un centinaio di articoli.

«Siamo tutti un po’ dispiaciuti di non essere stati attivi quest’estate, avremmo avuto tanto materiale vista la crisi di Governo. Da lunedì 9 settembre riprendiamo più agguerriti che mai. Certo, il nuovo Governo non sembra dare, da subito, spunti interessati, ma certamente non ci perderemo d’animo e siamo pronti a stupire tutti», evidenzia Rasori.

In questi sette anni di attività, «ci sono stati tanti episodi curiosi, tipo che alcune nostre notizie siano state prese per vere, come accaduto quando pubblicammo un articolo su una programmazione radiofonica su Radio Maria alquanto strana. Mi ricordo che fu ribattuta da molti quotidiani e siti. Il mitico Padre Livio fu costretto a una smentita. Oggi, il tema delle fake news sembra essere dominante, ma non è il nostro caso. Noi non scriviamo fake, ma notizie umoristiche e satiriche. Sul tema delle fake news siamo considerati, a ragione, delle autorità in materia e questo non può che farci piacere».

A ottobre si festeggiano i sette anni di Lercio e i numeri testimoniano il grande successo: 1.400.000 utenti su Facebook, 620.000 su Twitter e 500.000 su Instagram, «il social che sta crescendo più velocemente». E di tutto questo si parlerà a Fabriano questo pomeriggio.

Nel loro sito, Lercio ha anche una pagina per suggerimenti, articoli, «spesso arrivano insulti e foto da censurare», ma «anche questo testimonia il seguito che abbiamo. La realtà, a volte, ci supera. Due casi su tutti che sono presenti nella rubrica “Te l’avevo Lercio”, cioè quando le nostre notizie si materializzano. Quando scrissi che a causa del calo di iscritti, il Ku Klux Klan avrebbe aperto ai neri. A distanza di tempo, addirittura è stato aperto anche agli omosessuali. Mi sembrava un qualcosa di inverosimile già l’apertura ai neri e per questo non scrissi degli omossessuali. E invece. Stesso discorso per la notizia dell’Amantide religiosa che dopo aver fatto l’amore voleva anche le coccole. Inverosimile? No, a distanza di mesi, la realtà ha superato la nostra notizia satirica».

Insomma, un mondo dell’informazione rivoluzionato anche grazie a Lercio e al suo team che è molto poliedrico e oltre al quotidiano, ha fatto incursioni in televisione, su Dmax con il Tg Lercio, in Radio nel programma di Serena Dandini e non solo, nell’editoria con tre libri all’attivo, «ma siamo pronti a valutare ancora tanti altri progetti».

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