Fabriano

Fabriano, la protesta dei residenti di via Filzi

Dovevano terminare il 30 settembre, ma via Fabio Filzi a Fabriano è ancora accerchiata dai lavori di rifacimento delle line elettriche, fognaria, dell’acquedotto e della pavimentazione

I lavori in via Filzi

E FABRIANO – Dovevano terminare il 30 settembre, ma via Fabio Filzi a Fabriano è ancora accerchiata dai lavori di rifacimento delle line elettriche, fognaria, dell’acquedotto e della pavimentazione. Si lavora ancora, da questa estate, a giorni alterni. L’andamento dei lavori è stato questo e oltre metà ottobre sono ben lontani dal terminare. Da entrambe i lati d’ingresso, quello di via Cialdini e Antonio Fratti, è circondata da cartelli di divieto di sosta, dai mezzi (bob cat, piccoli camion, escavatori, compressori ecc.) adibiti ai lavori e dai relativi rumori di cantiere.

Inoltre sul lato fiume sono per fortuna interrotti i lavori di scopertura del fiume Giano, oggi poco più di un ruscello che scorre parallelo a via Filzi. Qui operavano grandi scavatori dotati di martello demolitore e da ruspe con pale che raccoglievano il materiale di cemento armato (molto è rimasto ancora sul letto del fiume) che costituisce la copertura. Un terremoto continuo per i residenti e le attività di via Filzi, condito da questa monotona colonna sonora perpetua dei motori dei mezzi appena citati. Polvere, rumore e soprattutto disagi per i mancati parcheggi d’ingresso di via Filzi.

«Qui, prima o poi, accadrà il fattaccio, liti quotidiane a non finire che degenereranno in malo modo se le forze della polizia municipale non interverranno quanto prima», evidenziano alcuni residenti. A questo va aggiunta la raccolta dell’immondizia porta a porta: un giorno si raccoglie la plastica, un altro la carta, un altro ancora il vetro per arrivare a quella dell’organico. Ciò significa che per tantissimi ore questi materiali rimangono in bella vista lungo la via, dove sono in corso i lavori e nel parcheggio, dove i posti macchina sono dimezzati e quindi è un continuo rincorrersi, quasi una lotta all’ultimo sangue, tra la ricerca dei posteggi dei residenti, di quelli che raggiungono le diverse attività commerciali ed economiche e di tutti gli altri che, in particolare tra venerdì e sabato, cercano dove far sostare la propria auto.

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