Fabriano

Fabriano: incompatibilità delle cariche, la Lupini lascia l’incarico di assessore

La decisione in base a ciò che prevede il Tuel che segnala l’incompatibilità delle due cariche, vista la sua elezioni in consiglio regionale

Simona Lupini

FABRIANO – Simona Lupini rassegna le dimissioni da Assessore al comune di Fabriano con delega ai servizi alle Persone. Questa decisione in base a ciò che prevede il Tuel che segnala l’incompatibilità delle due cariche. «Vista la espressa volontà degli elettori della Provincia di Ancona affinché io offra il mio contributo al territorio dall’assise regionale, rimetto nelle mani del Sindaco Santarelli l’Assessorato ai servizi alla persona del Comune di Fabriano. Lo faccio con una nota di sincera tristezza, ma intendo continuare a dare il mio supporto a chi mi sostituirà, completando quanto iniziato e sviluppando i progetti ancora in nuce, seppur in veste non ufficiale», le sue parole.

La consigliera regionale, nell’immediatezza della sua elezione, aveva provato a mantenere entrambi gli incarichi. «Insieme al sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, stiamo verificando se sia possibile». Oggi, la comunicazione ufficiale. «Essere parte del Consiglio regionale è un compito che intendo portare avanti con lo stesso spirito che ha guidato i 3 anni di Assessorato al Comune di Fabriano, caratterizzati da partecipazione attiva e costante e risultati concreti. Sono abituata al confronto costruttivo e a gestire le situazioni senza polemiche, avendo sempre come obiettivo il bene comune, un valore che merita di essere difeso con un’opposizione tenace e intransigente. Proposte, controproposte, ricerche e progetti saranno gli strumenti con cui affronterò ogni punto del programma della Giunta entrante, mantenendo fermi principi come la tutela delle minoranze, la lotta alla diseguaglianza sociale e la priorità dei servizi sanitari», ha specificato la consigliera regionale in quota M5S di Fabriano.

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Nel corso di questi tre anni, tanti i progetti portati avanti. «Importanti investimenti per la disabilità, per l’assistenza alle famiglie e alle scuole, un progetto (Rise Up) per contenere le difficoltà abitative e a sostegno delle donne vittime di violenza, progetti per lo sport dedicati ai minori, supporto ai centri per anziani. Lascio diversi altri investimenti per la Comunità solidale, come solidariaMente, Olympia, affidamento all’ASP (Azienda Servizi alla Persona) e potenziamento dell’Ambito territoriale con 9 assistenti sociali e fondi per le difficoltà economiche e la povertà assoluta. Ho lavorato con impegno per ottenere un servizio sociale autonomo e in ottima salute, che può contare su una rete socio sanitaria ben integrata e che collabora con scuole e associazioni. Come il Centro per famiglie, che sta dando ottime opportunità di ripartenza ai cittadini più giovani, il Fabriano Social Club, che rimarrà uno spazio aperto alla socialità dei cittadini e il Tavolo della Ripartenza, che continuerà ad alimentare il confronto sul tema del lavoro», evidenzia la Lupini.

In coda, i ringraziamenti. «Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questi risultati: il coordinatore dell’Ambito Territoriale 10 Lamberto Pellegrini e le operatrici degli uffici, sua Eccellenza mons. Francesco Massara e la Caritas della diocesi Fabriano-Matelica, la Quadrifoglio e tutte le altre associazioni di volontariato e di categoria, con cui voglio continuare a confrontarmi come Consigliera regionale. Lavoro e ambito socio-sanitario sono sempre state le mie priorità e continueranno ad esserlo, seppur in una nuova veste. La mia presenza in Consiglio regionale, se supportata dalla collaborazione di tutti, sarà utile per rappresentare un territorio che ben conosco e che ha molto bisogno di far sentire la sua voce in Regione. Mi occupo da due decenni di servizi sociali e di tutela delle famiglie, ho una collaborazione continua e proficua con la Commissione Pari Opportunità delle Marche e ho ben chiare le problematiche di questa regione. Per affrontarle e risolverle ho la fortuna di poter prendere come guida i numerosi progetti realizzati negli anni per la comunità fabrianese, e replicarli su scala regionale. Il vantaggio sarà quello di poter contare su una rete già consolidata, capace di arrivare più velocemente all’obiettivo», conclude.

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