Fabriano

Gallerie senza via di fughe fra Cancelli e Fabriano, l’allarme di Pedica

L'esponente del Partito democratico, a distanza di un anno, è tornato a percorrere il tratto di strada interessato dal Progetto Quadrilatero e non ha riscontrato miglioramenti. Torna, dunque, a chiedere un intervento immediato da parte di Anas Marche

Operai nei cantieri della Quadrilatero (Immagine di repertorio)

FABRIANO – Lavori del Progetto Quadrilatero in corso a Fabriano, e scatta l’allarme: «L’Anas provveda subito a mettere in sicurezza le gallerie che vanno da Cancelli a Fabriano, in quanto sono ancora prive di vie di fuga e quindi altamente pericolose in caso di incidenti o incendi», nota l’esponente del Partito Democratico nazionale, Stefano Pedica.

Un appello ripetuto, visto che già l’anno scorso, l’esponente Democrat aveva sollevato il caso. E, quindi, ora, torna nuovamente a segnalare il caso dopo aver percorso personalmente il tratto di strada interessato. «In questi giorni, a distanza di un anno, percorrendo le gallerie ho potuto constatare la grave anomalia. La mancanza di sicurezza è più che evidente. Ci sono gallerie costruite da più di 20 anni, che sono prive di vie di fuga. E Anas Marche come risponde alle mie domande da un anno a questa parte? Con il silenzio».

Torna, dunque, alla ribalta lo stato dei lavori del cantiere relativo al maxi-lotto n. 2 del Progetto Quadrilatero che consiste nel raddoppio della SS 76, in particolar modo il tratto Fabriano-Serra San Quirico, e il completamento della Pedemontana delle Marche. Un cantiere che, come evidenziato durante la ripresa ufficiale dei lavori – dopo le difficoltà del contraente generale, Astaldi – a un anno dallo stop, dovrebbe concludersi entro aprile 2020. Questo, almeno, quanto promesso dai tecnici al Presidente del consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, presenti il giorno del riavvio lavorativo.

I cantieri vanno avanti, sembra a un buon ritmo, anche grazie all’approvazione del Fondo salva imprese che ha garantito respiro alle ditte creditrici di Astaldi. E questo ha determinato, quindi, che si ritornasse a fornire di materiali utili alla lavorazione con una certa continuità. Non resta, ora, che attendere i prossimi mesi e sperare che non ci siano più intoppi burocratici e finanziari. L’economia di Fabriano e del suo comprensorio ha necessità che l’opera venga portata a compimento.

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