Fabriano

Fabriano: fallimento Indelfab, la Regione pronta a scendere in campo

Pochissimi i commenti ufficiali da parte delle Istituzioni, a farlo solo l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi

L'assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi

FABRIANO – La notizia del fallimento della Indelfab, ex JP Industries, è stata accolta quasi con rassegnazione e con un retrogusto di ineluttabilità a Fabriano. Pochissimi i commenti ufficiali da parte delle Istituzioni, a farlo solo la Regione Marche, tramite il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi. I sindacati hanno parlato nell’immediatezza della notizia e sono ora in attesa di una convocazione dal ministero dello Sviluppo economico, in video conferenza, probabilmente a metà della prossima settimana. Probabile che, poi, ci saranno altri incontri sia con la Regione che con i tre commissari nominati dal Tribunale di Ancona, sezione Fallimentare, vale a dire: Simona Romagnoli, Sabrina Salati e Luca Cortellucci.

L’obiettivo dichiarato delle parti sociali è quello di ottenere che i 566 dipendenti – 294 a Fabriano (3 quadri, 27 impiegati, 264 operai di cui 90 lavoratori nello stabilimento del Maragone e 204 in quello di Santa Maria) e 272 a Gaifana in Umbria (11 impiegati e 261 operai) – possano essere coperti dalla cassa integrazione per cessazione non solo fino al 15 maggio prossimo, ma per ulteriori sei mesi. Un lasso di tempo necessario per capire se si riuscirà a dar vita a un nuovo progetto di reindustrializzazione che possa evitare i licenziamenti e i due anni di Naspi.

Come detto, l’unico commento del giorno dopo è dell’assessore Aguzzi. «Abbiamo appreso con preoccupazione della dichiarazione di fallimento disposta dalla sezione fallimentare del Tribunale di Ancona per la Indelfab di Fabriano. Un nuovo colpo per l’area fabrianese e per il settore dell’elettrodomestico, che comunque non era inatteso. Ci rammarica vedere che il lungo periodo di cassa integrazione che ha interessato quasi trecento lavoratori nel nostro territorio (e oltre 200 in Umbria) vada a concludersi in questo modo. La Regione ha seguito questa vicenda con attenzione anche nei tavoli ministeriali ed è già impegnata nella predisposizione, in collaborazione con Anpal Servizi, del piano per le politiche attive da mettere in campo per i lavoratori, per cercare nuove opportunità occupazionali e assicurare gli strumenti di sostegno al reddito».

Azione che si accompagna con l’impegno di tutta la Giunta regionale «per promuovere nuovi investimenti per il rilancio produttivo dell’area di crisi ex-Merloni e per la creazione di maggiori prospettive di ricollocazione occupazionale. Noi riteniamo che l’area abbia grandi opportunità e grandi risorse in termini di competenze e professionalità che non devono andare disperse e opereremo con tutti i mezzi in questa direzione», conclude l’assessore regionale al Lavoro.

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