Fabriano

Fabriano, sorpreso in un locale nonostante il Divieto di accesso alle aree urbane: denunciato 20enne

Questo l’esito più significato dell’attività di presidio del territorio nel week end appena trascorso

Le forze dell'ordine di Fabriano

FABRIANO – Gravato di un provvedimento di divieto d’accesso alle aree urbane (Dacur), viene sorpreso durante i controlli del fine settimane delle forze dell’ordine cittadine in un locale sito nei giardini pubblici di Fabriano, denunciato. Rischia l’arresto con una possibile pena fino a un anno. Questo l’esito più significato dell’attività di presidio del territorio operata, nel week end appena trascorso, dagli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino in sinergia con i carabinieri della locale Compagnia.

I controlli

In ottemperanza alle diposizioni del Questore di Ancona, Capocasa, i poliziotti e i carabinieri di Fabriano hanno eseguito verifiche e identificazioni nelle zone cittadine maggiormente frequentate dai fabrianesi, soprattutto il sabato sera. In particolare, le forze dell’ordine si sono concentrate in nell’area del centro storico e in quella dei Giardini Regina Margherita, con l’obiettivo di assicurare la tranquillità dei residenti prevenendo qualsiasi tipologia di reato connesso alla movida.

Al termine dell’operazione sono state identificate 55 persone, controllati 20 autoveicoli e 7 esercizi commerciali. Durante il controllo eseguito in tarda serata presso un locale all’interno dei Giardini Regina Margherita, gli operatori di pubblica sicurezza hanno riconosciuto un 20enne fabrianese sul quale gravava la misura di prevenzione del Dacur, divieto d’accesso alle aree urbane che solitamente viene applicato a soggetti ritenuti pericolosi sulla base di elementi oggettivi per la sicurezza urbana comprendendo anche il diritto alla vivibilità e il decoro delle aree cittadine, emesso nei suoi confronti dal Questore di Ancona per un episodio di violenza verificatosi lo scorso luglio. Gli agenti di polizia e i carabinieri di Fabriano, una volta accertata la sua identità, hanno denunciato il 20enne alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e ora rischia la pena dell’arresto sino ad un anno.

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