Fabriano

Fabriano, si barrica in casa e minaccia il padre con un coltello da cucina

Il pronto intervento degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza, diretti dal commissario Fabio Mazzo ha evitato che il tutto potesse trasformarsi in tragedia

La moglie di Scarponi assieme a Franky
La moglie di Scarponi assieme a Franky

FABRIANO – Si barrica in casa e minaccia il padre con un coltello da cucina. Il pronto intervento degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano, agli ordini del commissario Capo, Fabio Mazza, evita la tragedia.

Momenti di forte tensione ieri sera, 26 agosto, a Fabriano. Un giovane, già in cura presso i servizi di igiene mentale della città, si è barricato in casa con il padre, brandendo un coltello da cucina.

La madre del giovane, rimasta fuori casa, ha prontamente lanciato l’allarme. A raccoglierlo gli agenti di polizia del commissariato cittadino che sono prontamente intervenuti sul posto, un condominio a Fabriano.

I poliziotti hanno visto il giovane sul balcone dell’appartamento che minacciava il padre con un coltello da cucina. È iniziato un lungo momento di persuasione da parte degli agenti di polizia. Quest’ultimi, nel frattempo, aveva chiesto il supporto del personale del 118 dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino, e dei colleghi dei carabinieri della Compagnia di Fabriano.

Dopo alcuni interminabili minuti, gli agenti sono riusciti a riportare il giovane alla calma attraverso una costante opera di mediazione. Nel frattempo, altri poliziotti, con l’aiuto dei vigili del fuoco, sono riusciti ad aprire la porta dell’appartamento e a introdursi fulmineamente all’interno. Una mossa che ha spiazzato il giovane e non gli ha dato tempo di mettere in pratica le proprie minacce. Quest’ultimo, infatti, è stato fermato e reso inoffensivo.

Quindi, il trasferimento negli uffici del Commissariato di Fabriano dove i medici del 118 e lo psichiatra intervenuto, hanno ritenuto di richiede un TSO, ritenuto miglior strumento per salvaguardare l’incolumità pubblica e la salute del giovane.

Una vicenda per fortuna terminata con un lieto fine, che ha visto una sinergia eccellente tra tutti gli attori coinvolti, con una incisiva azione mediatrice e una indubbia professionalità dimostrata dal personale della Polizia di Stato, che ha permesso di tutelare l’incolumità di tutti, in primis del giovane coinvolto nella vicenda.

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