Fabriano

Il Fabriano Cerreto inizia il 2018 in casa

Prima giornata di ritorno al "Mirco Aghetoni" per la squadra di mister Trillini, che domani - domenica 7 gennaio - riceve il Francavilla al Mare (ore 14.30). L'obiettivo dei biancorossoneri è di iniziare forte in questa seconda metà di stagione per cercare di raggiungere la salvezza

Il rigore segnato dal fabrianese Liborio Zuppardo nel match perso con i Nerostellati venti giorni fa (foto di Maurizio Animobono)

FABRIANO – Ci eravamo lasciati il 17 dicembre, ben venti giorni fa, con la sconfitta subita dal Fabriano Cerreto a Sulmona contro il fanalino di coda Nerostellati per 2-1. Una debacle che, patita in superiorità numerica di due uomini rispetto agli abruzzesi ridotti in nove, aveva lasciato molto amaro in bocca in seno all’ambiente calcistico biancorossonero.

Ora si riparte con il nuovo anno, prima giornata del girone di ritorno, e il Fabriano Cerreto impegnato in casa domani – domenica 7 gennaiocontro il Francavilla al Mare (stadio “Mirco Aghetoni”, ore 14.30), auspicando che la musica sia diversa rispetto alla prima metà di stagione, durante la quale – da neopromossa – la formazione cartaia ha raccolto 13 punti (erzultimo posto in classifica) frutto di 4 vittorie e 1 pareggio (12 le sconfitte).

Sembra una vita fa quando, correva il 3 settembre e si giocava la prima giornata del campionato di serie D, il Fabriano Cerreto espugnava gagliardamente il campo abruzzese del Francavilla al Mare per 2-3. Molto è cambiato da allora in casa biancorossonera, tra allenatore (Trillini al posto di Fenucci) e diversi giocatori.

Ci sarà da affrontare il Francavilla con grande determinazione, perché si tratta di una squadra che man mano è cresciuta è ora staziona al 9° posto con 24 punti (7 vittorie, 3 pareggi, 7 sconfitte).

Servirà una grande prestazione da parte del Fabriano Cerreto per iniziare alla grande il 2018 e perseguire l’obiettivo della salvezza.

Arbitrerà il signor Davide Faraon di Conegliano Veneto, coadiuvato dagli assistenti Gianluca Scardovi di Imola e Francesco Facchini di Bologna.

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