Fabriano

Fabriano, botta e risposta in consiglio comunale sulla libertà di stampa

«Attentato alla libertà di stampa», secondo le opposizioni. «Lo rifarei mille volte perché il giornalista ha fatto un uso improprio di una chat di supporto alla comunicazione istituzionale arrivando anche a colpire direttamente i dipendenti in maniera specifica», la replica del primo cittadino

Le opposizioni imbavagliate

FABRIANO – «Attentato alla libertà di stampa», secondo le opposizioni. «Lo rifarei mille volte perché il giornalista ha fatto un uso improprio di una chat di supporto alla comunicazione istituzionale arrivando anche a colpire direttamente i dipendenti in maniera specifica», la replica del primo cittadino di Fabriano.

Clamorosa protesta delle opposizioni consiliari sul “caso Gattucci” scoppiato durante le comunicazioni dell’ultimo consiglio comunale di Fabriano per il 2017, con le opposizioni che si imbavagliano la bocca mentre viene fatta la comunicazione da parte del consigliere del Pd, Michele Crocetti, che ha anche preannunciato la presentazione di un odg a firma di tutta l’opposizione. «Il Partito Democratico esprime la più profonda preoccupazione per quanto accaduto nei confronti del giornalista Daniele Gattucci che, a seguito di sue dichiarazioni fatte sui social network di critica nei confronti dell’amministrazione cinque stelle, è stato epurato dalla “chat” istituzionale del Comune, cancellato da uno strumento utilizzato per fornire ai giornalisti comunicazioni e materiali per poter svolgere la loro attività. Siamo oltre ciò che democraticamente si può accettare, con il Sindaco Santarelli che, peraltro, cerca scompostamente di accampare scuse indegne mettendo in discussione la professionalità del giornalista pur di legittimare il suo comportamento antidemocratico e trovare giustificazione a un atto inqualificabile, che mette in pericolo la libertà di pensiero e di cronaca giornalistica. Siamo tutti Daniele Gattucci, perché ognuno di noi potrebbe, un domani, trovarsi in disaccordo con l’Amministrazione comunale, e il precedente che hanno creato ci colpisce tutti: non possiamo ammettere che ci siano discriminazioni, minacce o ritorsioni nei confronti di chi critica o legittimamente attacca questa amministrazione».

E ancora. «Già siamo testimoni di come vi sia un generale accanimento sui social network nei confronti di chi si permetta di contestare l’operato del Sindaco; ora si è superato un limite che nessuno poteva immaginare, un “Editto Bulgaro” che offende tutta la città e che tutta la città deve condannare nel modo più assoluto. Non ci faremo intimorire da chi, con arroganza, pretende di mettere un bavaglio al pensiero non allineato. Non faremo mai un passo indietro sulla difesa della libertà di esprimere la propria opinione e di promuovere un dibattito sereno e rispettoso, perché è su questo che si basa la democrazia», ha concluso il consigliere comunale Democrat.

La replica del sindaco Santarelli non si è fatta attendere. «La chat dalla quale il signor Gattucci è stato cancellato è, o meglio era, una chat operativa che veniva utilizzata dall’ufficio del comune per snellire i contatti e mandare comunicazioni quando venivano organizzate conferenze stampa e simili. Non è lo strumento ufficiale, ma uno strumento che in qualche modo supportava e coadiuvava il resto dei canali ufficiali. Troppo spesso il signor Gattucci ha utilizzato tale strumento per attaccare il sistema comunicativo del comune arrivando anche a colpire direttamente i dipendenti in maniera specifica, facendo così non solo un uso improprio della chat ma creando anche un clima di caccia alle streghe difficilmente accettabile. Le sue preoccupazioni, e i conseguenti attacchi, non sono mai rivolte alla carenza di informazione verso i cittadini, e vorrei proprio vedere come potrebbe sostenere questa tesi, ma al fatto che il comune non si è dotato di un addetto stampa. Allora vorrei evidenziare che l’Amministrazione è libera di scegliersi i propri canali di comunicazione e di decidere se e quanti comunicati inviare. Da parte nostra c’è sempre massima disponibilità e collaborazione nei confronti di chi ci chiama a qualsiasi ora del giorno e della notte per rispondere alle domande e consentire ai giornalisti di fare al meglio il proprio lavoro. La chat comunque è stata chiusa proprio perché ormai era diventato impossibile gestirla in presenza di chi la utilizzava esclusivamente per colpire l’amministrazione e i suoi dipendenti».

Santarelli ha anche ricordato alcune regole del codice deontologico per gli iscritti all’Albo dei giornalisti. «È loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede; difende il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona, per questo ricerca, raccoglie, elabora e diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti; applica i principi deontologici nell’uso di tutti gli strumenti di comunicazione, compresi i social network. Io non ho cancellato alcun mio post e rifarei mille volte ciò che ho fatto anche perché Gattucci non è stato tolto dalla mailing list ufficiale», ha concluso.

Su questo punto, però, Crocetti ha chiesto conferma al sindaco di Fabriano, «visto che a noi risulta diversamente e lo faremo presente nell’odg».

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