Fabriano

Amministrazione accusata di plagio, è guerra per due eventi “uguali”

Gli organizzatori della rassegna Revaivol '70, prevista per luglio, tacciano di plagio il Comune di Fabriano, che ha pianificato lo Spring Food per maggio: «Programma speculare, stessa location. Annulliamo l'evento». Il sindaco Santarelli: «Due manifestazioni diverse»

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – A Fabriano scoppia la guerra dello street food: gli organizzatori di Revaivol ’70 hanno accusato l’Amministrazione comunale, senza mezzi termini, di plagio. Per questo hanno deciso di annullarla. Secca e circostanziata la replica del Sindaco.

Non se ne sentiva assolutamente il bisogno, eppure a Fabriano c’è un nuovo argomento di discussione legato a due manifestazioni. La prima, organizzata da alcuni anni con successo, Revaivol ’70 programmata dall’11 al 13 luglio. La seconda, Spring Food, al suo primo anno di vita, in calendario dal 17 al 19 maggio prossimi. Ebbene, il pomo della discordia è legato ai contenuti delle due manifestazioni, lo street food.

Secondo l’organizzatore di Revaivol ’70, Luciano Robuffo, Fabriano non potrebbe sopportare due manifestazioni simili nello spazio di due mesi. «Il programma è similare e speculare a quello da noi proposto e protocollato in data 7 novembre 2018 nella medesima location: piazza del Comune di Fabriano e calendarizzato per luglio prossimo. Per tale motivo ci troviamo nella incresciosa condizione di annullare il nostro evento.

Ci aspettavamo una maggiore considerazione da parte dell’Amministrazione comunale per un festival dedicato alla musica e alla enogastronomia che ha portato, per la prima volta a Fabriano, la formula vincente dello Street Food. Revaivol ’70 è stato amato e partecipato con entusiasmo dai fabrianesi, ma anche da molti appassionati del genere da noi proposto che venivano a Fabriano appositamente per gustare questa rassegna musicale e gastronomica, con particolare attenzione rivolta ai produttori locali», scrive Robuffo.

Assicurando, nel contempo, che Revaivol ’70 non finirà qui. «Auspicando per il prossimo anno una maggiore sinergia di intenti con il comune di Fabriano, sarà nostra cura comunicare i prossimi appuntamenti e manifestazioni che organizzeremo con il nostro fortunato marchio Revaivol’70».

Non è tarda ad arrivare la replica del primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Spring food e Revaivol ’70 sono due eventi che non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro. Il primo è organizzato da una società privata che pagherà la Tosap e che porta l’evento in giro per le piazze italiane, soprattutto delle regioni del centro, animandole con food truck e attrazioni per i bambini; il secondo è un evento organizzato da una associazione locale con la collaborazione del comune che mette a disposizione gli spazi, il palco e quanto altro necessario in forma gratuita e incentrato sulla musica anni ’70. Gli organizzatori di Revaivol ’70 hanno protocollato la richiesta di patrocinio in data 7/11/2018 con una generica bozza di progetto. Il patrocinio è stato concesso subito così come la richiesta di transenne e del palco, mentre per la disponibilità degli spazi è stata accordata, ma condizionata alla produzione di un programma definitivo dettagliato, come avviene per tutti gli eventi, in modo da non andare a occupare spazi che poi non sarebbero stati utilizzati.

Tale programma dettagliato non è mai pervenuto. Lo Spring food si inserisce all’interno della programmazione degli eventi del mese di maggio, il Revaivol si sarebbe dovuto svolgere a metà luglio, ossia a due mesi di distanza. Non credo che qualcuno possa vantare l’esclusiva dell’organizzazione di eventi con la presenza di street food, soprattutto nel momento in cui ad oggi non avevamo ancora la certezza che il Revaivol sarebbe stato organizzato e con quali modalità».

Secondo il Sindaco di Fabriano, «dire che i due programmi sono speculari non corrisponde al vero visto che, ripeto, sono due eventi assolutamente diversi e visto che, ripeto di nuovo, per il Revaivol un programma ufficiale ancora non lo abbiamo. Detto questo noi rimaniamo disponibili nel caso in cui gli organizzatori dovessero ritornare sulla decisione di annullare l’evento, ma il dubbio è che sia stata trovata la scusa per giustificare la mancata organizzazione dovuta a ben altri motivi. Oltretutto la data già fermata da tempo per il Revaivol è stata negata ad altre proposte che ci sono arrivate nel frattempo e qualcuno dimentica che nel 2018 se non fosse stato per il mio intervento personale per sistemare le questioni legate alla sicurezza l’evento non si sarebbe svolto. Questo per testimoniare che da parte nostra c’è stata sempre la massima attenzione e collaborazione per l’organizzazione dell’evento».

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