Fabriano

L’Amministrazione comunale di Fabriano sana l’occupazione del Fabbri

Circa sei anni fa, lo stabile è stato occupato dal Laboratorio sociale Fabbri e, ora, con il via libera della Giunta guidata da Gabriele Santarelli, si è trasformato in un’associazione di promozione sociale "Camminare domandando e ascoltando"

L'occupazione del Laboratorio sociale Fabbri
L'occupazione del Laboratorio sociale Fabbri

FABRIANO – Detto, fatto. L’Amministrazione comunale di Fabriano, a guida 5 Stelle, ha deciso di procedere spedita alla regolarizzazione dell’occupazione dell’ex asilo del Borgo.

Circa sei anni fa, lo stabile è stato occupato dal Laboratorio sociale Fabbri e, ora, con il via libera della Giunta guidata da Gabriele Santarelli, si è trasformato in un’associazione di promozione sociale “Camminare domandando e ascoltando”. Quest’ultima sottoscriverà un regolare contratto, di comodato gratuito, della durata di cinque anni, con possibilità di rinnovo, non tacito, per uno stesso periodo.

Intanto cresce il malcontento per questa situazione che, di fatto, rischia di avere potenziali emulazioni, visto e considerato, inoltre, che nella delibera di Giunta non si fa menzione circa i costi sostenuti in questi anni di occupazione.

Si avvia, dunque, a una conclusione – positiva o negativa, a seconda dei punti di vista – dell’affaire legato all’occupazione dell’ex asilo a Fabriano da parte dell’allora collettivo Fabbri. Nel documento si legge che: «Il concessionario risponde di ogni eventuale danno a terzi, compreso il concedente, escludendo il Comune di Fabriano da ogni responsabilità nei confronti di terzi. A tal fine dovrà presentare, al momento della stipula dell’atto, le polizze assicurative di responsabilità civile verso terzi per un massimale unico di garanzia non inferiore a 500.000 euro, la polizza di responsabilità civile verso prestatori di lavoro per un massimo unico di garanzia non inferiore ad euro 1.000.000 per sinistro e euro 500.000 per persona, nonché la polizza incendio, rischio locativo per un valore sugli immobili di proprietà comunale stimati in circa 300.000 euro, esonerando con le stesse il Comune proprietario da qualsiasi responsabilità nei confronti terzi derivanti dalla gestione delle varie attività ed alla conduzione dei locali».

Lo stabile di superficie 1168 metri quadrati è circondato da corte esclusiva di circa 800 metri quadrati. «L’associazione “Camminare domandando e ascoltando” – si legge – è un’associazione senza scopo di lucro che ha come finalità quella di svolgere attività nei settori della promozione sociale e culturale, sia nei confronti delle persone associate che di quelle non associate, in aderenza ai bisogni territoriali e secondo i compiti descritti nello Statuto dell’associazione».

L’edificio in oggetto è stato oggetto di valorizzazione patrimoniale mediante «appalto con la cessione dei beni» per la costruzione della «nuova scuola materna del Borgo» ed è stato pagato dall’impresa costruttrice tramite detrazione sugli stati di avanzamento. L’art.3 del contratto di appalto, prevedeva che il trasferimento del bene avvenisse con separato atto entro novanta giorni dal certificato di collaudo. Ad oggi, nonostante i solleciti inviati all’Impresa contraente Sava & C. srl, per la stipula dell’atto di trasferimento della proprietà, l’impresa stessa non ha ancora stipulato il predetto atto, pertanto formalmente la proprietà dell’immobile è ancora in capo al Comune di Fabriano.

«Detto immobile da tempo non è più adibito a scuola, ma utilizzato dall’Associazione di promozione sociale “Camminare domandando e ascoltando” con sede a Fabriano la quale ha chiesto di poter regolarizzare la propria posizione per poter utilizzare l’immobile. Nell’immobile l’Associazione ha realizzato una palestra, una biblioteca, un’aula studio, vi si tengono vari corsi e iniziative a scopo sociale e culturale rendendolo un polo aggregativo della città essendo aperto all’uso gratuiti a tutti i cittadini», le motivazioni presenti nella delibera. Le polemiche, di certo, non mancheranno.

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