FABRIANO – Ultime due settimane di scuola per gli alunni della scuola media Giovanni Paolo II di Fabriano e non solo. Ma per quest’ultimi ci saranno difficoltà logistiche maggiori visto che il loro plesso scolastico sarà demolito a causa del basso indice di vulnerabilità sismico. Complessivamente, si tratta di sette aule e il servizio mensa che non potranno più essere utilizzati.
Gli studenti coinvolti, circa 180, non andranno a scuola di pomeriggio. Sono state, infatti, recuperate quattro aule all’interno dell’attiguo plesso scolastico della Gentile. Spazio sufficiente, sommate alle 6 aule che invece possono essere tranquillamente utilizzate, a consentire la conclusione dell’anno scolastico. «Considerate alcune richieste dei genitori e soprattutto la disponibilità dell’Istituto comprensivo Imondi Romagnoli – spiega il dirigente scolastico Andrea Boldrini – sono state messe a disposizione delle aule “speciali” e l’attività didattica non subirà nessuna variazione e i corsi si svolgeranno nella mattinata».
Per il prossimo anno scolastico, invece, si dovrà lavorare alacremente durante l’estate. L’ipotesi più probabile è quella del trasferimento della scuola media all’interno dei locali che, in via Buozzi, avevano ospitato il Liceo Classico di Fabriano. Ma non è detto che non venga individuata un’altra soluzione. Si attende la decisione degli uffici competenti di concerto con l’Amministrazione comunale.
Per il resto, dovrebbero concludersi entro giugno i lavori di ricostruzione della scuola dell’infanzia Petruio che dovrà ospitare 120 bambini da settembre e procede l’iter per la realizzazione del nuovo stabile per la primaria di Marischio. Nella frazione è stata già fatta la pulizia del terreno per il rilievo plano-altimetrico. A breve dovrebbero partire anche gli accertamenti su altri plessi: l’asilo di Melano, parte della scuola primaria di Albacina e Marco Mancini di via Bennani. Gli esami effettuati alla scuola media Marco Polo, invece, hanno permesso di inserirla nel programma regionale di adeguamento sismico con un finanziamento di 1milione 330mila euro. L’appalto dovrebbe partire entro l’anno.
