Fabriano

Ex Carifac, novità per la sede centrale di via don Riganelli a Fabriano

Attualmente ci lavorano in 50, ma da ciò che si apprende sembra che si stiano implementando le postazioni dei computer fino a 110. Ciò significa che potrebbe essere allocata in città una lavorazione staccata degli uffici centrali del Gruppo Intesa

Un momento dell'assemblea

FABRIANO – Ex Veneto Banca e ex Carifac, a giorni l’integrazione dei sistemi informatici. Nessuna filiale chiuderà a Fabriano, per il momento. Sicuramente anche la storica di corso della Repubblica, aprirà i battenti regolarmente il prossimo 11 dicembre. Le quattro filiali di Fabriano resteranno, per il momento, formalmente aperte. Ma di fatto sotto il controllo del neo proprietario, Gruppo Intesa.

In città si temeva il peggio. Ma, seppur con le dovute precauzioni, non dovrebbero esserci particolari problematiche dopo che il Gruppo Intesa ha acquistato, per un valore di cinquanta centesimi, la holding trevigiana Veneto Banca. Quest’ultima era proprietaria della storica Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana.

Alcuni rappresentanti del management di Intesa hanno partecipato all’assemblea dei lavoratori con i sindacati di categoria che si è svolta il 28 novembre, nella sede centrale di via Don Ruganelli. Ai dipendenti è stato annunciato che si è arrivati alla firma di due accordi per gli esodi volontari e quello di incorporazione, con i lavoratori ex Veneto Banca, dunque ex Carifac, che prenderanno il secondo livello contrattuale previsto nel Gruppo Intesa.

Confermato che per la ex Carifac, nessun esubero, ma 35 dipendenti che usufruiranno del fondo per andare in pensione anticipata. Saranno chiuse quattro filiali, rispettivamente, a Perugia, Ascoli, Roma e Città di Castello. Ci saranno, poi, delle razionalizzazioni, un Cab unico così come l’Abi, entrambi di Intesa, che saranno attivi dall’11 dicembre. Si approfitterà, infatti, del ponte dell’Immacolata per effettuare questa integrazione. I circa 11mila conti ex Carifac continueranno a essere gestiti nelle filiali in città: piazzale Matteotti, corso della Repubblica, Borgo e sede centrale di via don Riganelli. Resteranno formalmente aperte, ma solo per la gestione. «I nuovi proprietari hanno, comunque, messo le mani avanti, non escludendo che – nel prossimo futuro – si potrebbe ricorrere alla mobilità, anche interna, e eventuali nuovo chiusure di filiali e agenzie. Ma è un discorso che sarà affrontato nel 2018», fanno sapere dalla Fisac-Cgil.

Novità, sembra positive, sono infine previste per la sede centrale di via Don Riganelli. Attualmente ci lavorano in 50, ma da ciò che si apprende sembra che si stiano implementando le postazioni dei computer fino a 110. Ciò significa che potrebbe essere allocata in città una lavorazione staccata degli uffici centrali del Gruppo Intesa. I rumor più accreditati portano o all’ufficio Fidi o a una filiale online. Si attende l’ufficialità a breve.

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