Fabriano

Entroterra montano, la Cna di Fabriano richiama tutti alle proprie responsabilità

Pressione fiscale, mancanza di infrastrutture, crisi economica pesano sulle piccole medie imprese artigiane. «Per questo occore che ciascuno faccia la propria parte», il monito del presidente dell'associazione di categoria Maurizio Romagnoli

Maurizio Romagnoli, presidente della Cna di Fabriano

FABRIANO – Pressione fiscale, mancanza di infrastrutture, crisi economica. Un tris degno di un film horror per le imprese artigiane. «Per questo occorre che ciascuno faccia la propria parte e si comprendano le potenzialità dell’entroterra montano», il monito del presidente della sezione di Fabriano della Cna, Maurizio Romagnoli che apprezza gli sforzi dell’Amministrazione comunale.

«Se sul versante nazionale sono molto critico e scettico, viceversa sul versante locale apprezzo l’impegno dell’Amministrazione comunale a non aumentare il prelievo fiscale sulle Pmi. Ricordiamo che Fabriano ha una tassazione erariale tra le più basse delle Marche seconda solo a Jesi e complessivamente tra i comuni più virtuosi d’Italia. Questo dato non deve essere visto solo come positivo, ma bensì come un punto di partenza per fare ancora meglio».

Un segno di attenzione e di positività che la Cna riscontra anche nei comuni di Sassoferrato e Genga, «mentre per Cerreto D’Esi la situazione e totalmente fuori controllo con le aliquote che toccano il massimo che la legge consente e dove si paventa un recupero della Tari per gli anni 2014-2018 molto dubbio e politicamente scorretto in quanto concordato con le passate amministrazioni».

Dando uno sguardo alla politica locale di questi giorni si ricomincia a parlare di osservatorio sulla crisi alla luce delle recenti chiusure di esercizi commerciali in città, «ma mi permetto di ricordare che già esiste un protocollo d’intesa presentato dalla minoranza consiliare e accettato all’unanimità dal tutto il consiglio al quale Cna con tutte le altre associazioni di categoria e i sindacati hanno apposto la firma, ma al secondo incontro di questo protocollo non v’è n’è stata più traccia», evidenzia Romagnoli che sottolinea luci e ombre.

«Va ricordata la decisione del Presidente Luca Ceriscioli di togliere l’incarico all’assessora Manuela Bora per istituire nel Fabrianese l’area di crisi complessa, la quale avrebbe consentito notevoli agevolazioni fiscali, riaffidando l’incarico e di fatto cancellando quanto di buono fatto». Mentre è da lodare la Fondazione Carifac di Fabriano «per l’eccellente lavoro che ha riportato la carta a mano, tramite Carifac’Arte, da mestiere quasi scomparso a grande opportunità per la nostra città intraprendendo il percorso per il riconoscimento Unesco, ridando lustro al brand Fabriano. Esprimiamo apprezzamento anche all’assessora Ilaria Venanzoni che dai feedback positivi ricevuti sta contribuendo a legare tra loro cultura, turismo e territorio costruendo un nuovo percorso che potrebbe con il tempo essere volano di sviluppo».

In coda, un monito in vista delle elezioni regionali del maggio prossimo. «Non incontrerò nessun esponente di partito o candidato governatore tranne nel caso in cui si presenti preventivamente un piano dettagliato per lo sviluppo economico sociale dell’entroterra che inverta completamente la rotta dell’Amministrazione uscente. Il tempo è scaduto», conclude il presidente della Cna di Fabriano, Maurizio Romagnoli.

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