Fabriano

Elica: salgono le richieste di uscite volontarie, rischio stop produttivi per mancanza materie prime e componenti

Ad oggi 43 persone hanno già lasciato l’azienda, 35 lo faranno entro marzo e i restanti 30 entro settembre prossimo. Questo il dato fondamentale dell’incontro fra il management della multinazionale di Fabriano e il Coordinamento Unitario Sindacale

Sede uffici di Elica a Fabriano

FABRIANO – Sono 128 richieste di uscite volontarie sui 150 concordati nell’ambito dell’accordo Elica di Fabriano. Un numero molto alto, incentivi a 75mila euro, di cui si potrà usufruire fino a fine mese. Ad oggi 43 persone hanno già lasciato l’azienda, 35 lo faranno entro marzo e i restanti 30 entro settembre prossimo. Questo il dato fondamentale dell’incontro fra il management della multinazionale di Fabriano e il Coordinamento Unitario Sindacale. «L’azienda ha confermato lo sviluppo del piano industriale in linea con il programma previsto, con lo spostamento delle linee 1 e 4 in Polonia, andate quasi a regime. Resta la possibilità, anche per chi ancora non ha deciso se usufruire della mobilità volontaria incentivata, di poter aderire al programma di reindustrializzazione con un partner del territorio con cui si sta definendo in questi giorni la firma ufficiale per la cessione dello stabilimento di Cerreto D’Esi. L’azienda ha confermato il buon trend di mercato che richiede la necessità di lavorare ad 8 ore e di rimandare ulteriormente l’apertura del contratto di solidarietà», riferiscono dal Coordinamento sindacale unitario.

I rischi

Nonostante questo rimangono problemi legati all’attuale situazione geopolitica mondiale con le difficoltà di approvvigionamenti di materie prime e componentistica. «Questo rende necessario gestire una situazione di fermo produttivo, prevalentemente, delle linee Tesla e DD, tra fine aprile e tutto il mese di maggio, attraverso il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, che sarà utilizzata ad intere giornate. In questo periodo l’azienda sta valutando di anticipare lo spostamento della linea del Tesla, da Cerreto a Mergo, approfittando del fermo degli impianti». Il Coordinamento ha chiesto di prendere in considerazione la possibilità di rotazione tra le persone anche tra i diversi siti, di mettere in campo progetti formativi, comunque previsti nell’accordo del 09 dicembre 2021, per diminuire gli impatti della CIGO, e di garantire comunque la maturazione dei ratei anche durante il periodo di fruizione dell’ammortizzatore, sapendo che comunque dovranno essere smaltite preventivamente le ferie dell’anno precedente su cui abbiamo richiesto di concordare una adeguata calendarizzazione», si conclude la nota.

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