Fabriano

Fabriano, Elica: domani il faccia a faccia con i sindacati

Fra il management dell'azienda leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti e il coordinamento unitario sindacale si parlerà del futuro delle strategie aziendali

Sede uffici di Elica a Fabriano
La sede degli uffici di Elica a Fabriano

FABRIANO – Fissata la data del prossimo incontro fra Elica, multinazionale di Fabriano leader nel settore delle cappe aspiranti, e il coordinamento unitario sindacale. L’appuntamento è per domani, mercoledì 31 marzo. Si parlerà del futuro delle strategie aziendali dal punto di vista produttivo e occupazionale.

«Nel leggere le performance e i bilanci di Elica non può non saltare all’occhio come l’azienda, per quanto in grado di sviluppare fatturati importanti di anno in anno, anche durante l’emergenza sanitaria, non coniuga questa capacità a quella di produrre utili e marginalità, che sono sempre molto basse nonostante le continue ristrutturazioni sia a livello di plants che di corporate», premettono i rappresentanti dei sindacati di categoria, Fim-Fiom-Uilm. Sicuramente l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus e la crisi che ne consegue, «stanno mettendo in discussione tutti quelli che erano i capisaldi su cui si erano basate le strategie aziendali con il rischio fortissimo che, laddove si è in presenza di debolezza finanziaria, gli impatti potrebbero essere devastanti, non tanto per gli azionisti, ma per le persone che nelle fabbriche e negli uffici ci lavorano. Mentre è stato ampiamente dimostrato, soprattutto negli ultimi anni, che logiche di natura più industriali, come a esempio operazioni di reshoring e internalizzazioni, rendono le stesse aziende più competitive attraverso la creazione di economie di scala e portano un aumento della qualità migliorando anche i margini di profitto».

Secondo le parti sociali, in Elica si rischia di perdere di vista il focus industriale, «con cambi continui di management e Amministratori Delegati che ogni volta si portano dietro i propri team e che, come unico scopo, hanno la di riduzione dei costi del personale e le delocalizzazioni, senza fare progetti di sviluppo soprattutto per l’Italia». L’ultimo cambio al vertice il 16 marzo scorso con l’ingresso, come AD di Giulio Cocci. I sindacati di categoria, insomma, vogliono avere un confronto sereno e costruttivo tanto più l’utilizzo della cassa integrazione Covid per la quasi totalità dei lavoratori dello stabilimento di Mergo. Appuntamento a domani pomeriggio.  

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