Fabriano

Elica: 128 uscite volontarie, si continua a lavorare 8 ore e i contratti di solidarietà attendono

Alle uscite volontarie, si aggiungono le persone che hanno manifestato interesse per il progetto di re-industrializzazione, delle quali una parte ha già ricevuto feedback positivo da parte di Ariston

Sede uffici di Elica a Fabriano
La sede degli uffici di Elica a Fabriano

FABRIANO – Sono 128 le uscite volontarie sulle 150 concordate nell’ambito dell’accordo Elica di Fabriano. Di queste 110 già formalizzate e 18 che usciranno entro la fine di ottobre. Alle uscite volontarie, si aggiungono le persone che hanno manifestato interesse per il progetto di re-industrializzazione, delle quali una parte ha già ricevuto feedback positivo da parte di Ariston. Allo stato attuale, fino alle ferie di agosto, continua ad essere previsto l’assetto ad 8 ore lavorative e nelle prossime settimane le parti si incontreranno per confrontarsi sull’eventuale apertura dei contratti di solidarietà, come previsto nell’accordo del 09 dicembre 2021. Sono questi gli aspetti salienti dell’incontro svoltosi nella sede di Confindustria Ancona, tra le organizzazioni sindacali e il management della multinazionale fabrianese leader nel settore delle cappe aspiranti, per fare il punto sul piano industriale e sull’andamento dell’azienda.

Il punto

Il piano industriale sta andando avanti, anche se con qualche modifica nei tempi previsti. La parte più importante del reshoring delle cappe di alto di gamma è già stato effettuato e mancano solo quei modelli che contano meno volumi produttivi. L’integrazione con lo stabilimento di Cerreto D’Esi, ceduto, sta procedendo e sarà completata con un paio di mesi di ritardo (entro la fine di novembre), ma la parte produttiva, prevalentemente la linea di Tesla, è già operativa e si aspetta l’arrivo della seconda linea, ossia quei modelli attualmente in produzione in Polonia, ma che entro fine anno integreranno i volumi di Mergo. Particolare attenzione si pone sui nuovi prodotti presentati ad Eurocucina 2022 che l’azienda ha presentato alle organizzazioni sindacali ed il cui sviluppo è previsto in Italia, «sperando così che questa nuova missione produttiva possa garantire una prospettiva solida, all’interno di una complicatissima situazione internazionale», si evidenzia dal Coordinamento sindacale del gruppo Elica. Ad oggi, infine, si sta discutendo di mobilità interna, «tema nel quale assume particolare importanza l’aspetto dei progetti formativi su cui ancora non si hanno risposte certe sui fondi che dovranno essere messi a disposizione della Regione, e che costituiscono uno dei fulcri per la realizzazione del piano industriale, per la crescita delle professionalità che serviranno allo stabilimento per affrontare le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro, alle quali non possiamo farci trovare impreparati», si conclude la nota sindacale.

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