Fabriano

Sindacati soddisfatti per lo stato di salute del Gruppo Fedrigoni

Le parti sociali per quel che riguarda la creazione della società Fabriano Ufficio hanno chiesto che si vigili perché non si creino eccedenze o possibili vendite di asset

Lo stabilimento di Rocchetta di Fabriano
Lo stabilimento di Rocchetta di Fabriano del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – Sindacati soddisfatti sullo stato di salute del Gruppo Fedrigoni. Le Segreterie nazionali di Slc CGIL, Fistel CISL, Uilcom Uil, le Segreterie regionali e territoriali e la RSU unitaria non scorgono criticità all’orizzonte. «La crescita nel primo trimestre 2022 ha fatto registrare un +50% nel mondo paper e +30% nell’etichette, valori che dimostrano la bontà e la lungimiranza fatta dal management», scrivono le parti sociali in una nota congiunta.

La dichiarazione

Alla base di queste performance: investimenti «molte volte anche oltre i budget preventivati, con linee di sviluppo per entrambi le divisioni»; assunzioni: «la collocazione di nuove figure nei posti giusti, le acquisizioni di aziende sinergiche con potenzialità utili a coprire il fabbisogno del Gruppo Fedrigoni hanno portato all’ingresso di 900 persone, con un età media della popolazione giovane». Riguardo gli azionisti del Gruppo, si è alla ricerca di nuovi soci con vendita di quote da parte del fondo Bain Capital, «con la volontà di mantenere comunque il controllo con la maggioranza delle azioni, l’obiettivo è la realizzazione di nuovi capitali e anche la sempre dichiarata possibilità di essere quotati in borsa», ribadiscono i sindacati.

Per le nuove possibilità di sviluppo e diversificazione delle attività, anche quella della costituzione di una società per la parte Office, Fabriano Ufficio, ramo in flessione con marginalità basse, «obiettivo ricercare nuovi soci, anche competitors e magari anche come distribuzione, questo renderebbe più snella la produzione del prodotto. Comunque la scelta non è quella di sostituire la proprietà, ma fare integrazione con la stessa», come ribadito dall’AD Marco Nespolo. «I possibili soci acquisirebbero parte delle quote della nuova società con il piano industriale già in essere per i prossimi 5 anni varato dal Gruppo. La nuova società rientrerebbe nel Gruppo e gli asset che ne farebbero parte sono: macchina F3, centrale termica e magazzino di Rocchetta a Fabriano. Abbiamo chiesto che questa operazione non generi eccedenze o possibili vendite di asset, facendo fuoriuscire dal perimetro del Gruppo importanti attività e professionalità, in un territorio già fortemente colpito dalla crisi e dalla pandemia».

Sempre per l’area Marche, si continua ad investire e verificare nuovi processi per fare scelte giuste per il Gruppo e «valorizzare sempre il brand Fabriano, non legato alle attività meno performanti per il mercato, ma in sostituzione con ramo artistico e scuola anche in una visione prospettica di sviluppo», evidenziano i sindacati. «Come OO.SS. di fronte a questo scenario rimaniamo particolarmente soddisfatti di quanto dichiarato dall’AD, ma proprio per rendere sempre più proficua lo scambio di idee e confronti mirati a migliorare l’andamento del Gruppo è stato chiesto la costituzione del CAE (Comitato Aziendale Europeo) questo a fronte delle varie acquisizioni a livello Europeo, abbiamo richiesto maggiori incontri di verifica con cadenze da concordare per essere aggiornati costantemente sull’andamento del Gruppo. Inoltre, per il 2022 è stata richiesta la sterilizzazione delle assenze certificate dovute a contagio da covid», si conclude la nota.

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