Fabriano

Economia Marche: le parole di Francesco Merloni e Donato Iacobucci

Proseguono i commenti al sesto Rapporto sull’imprenditorialità nelle Marche, realizzato in collaborazione fra la Fondazione Aristide Merloni e il Centro per l’Innovazione e l’Imprenditorialità dell’Università Politecnica delle Marche

Francesco Merloni

FABRIANO – «Le restrizioni alle attività economiche e alla mobilità messe in atto per contenere la pandemia hanno influito sull’avvio di nuove imprese, ma in modo meno pesante di quanto ci si sarebbe atteso», questo il commento del Presidente della Fondazione Francesco Merloni in occasione della presentazione del sesto Rapporto sull’imprenditorialità nelle Marche, realizzato in collaborazione fra la Fondazione Aristide Merloni e il Centro per l’Innovazione e l’Imprenditorialità dell’Università Politecnica delle Marche. «La riduzione nell’avvio di nuove imprese è stata significativa nel periodo marzo-maggio 2020, a seguito del primo lockdown, mentre nel resto dell’anno e anche nella prima parte del 2021 le iscrizioni di nuove imprese sono tornate ai livelli del 2019. Questo fa ben sperare sulle possibilità del sistema imprenditoriale regionale di riuscire a cogliere le opportunità di crescita che si stanno consolidando. Vi sono segnali incoraggianti in questo senso».

Secondo Merloni, «rimane la preoccupazione derivante dal fatto che da oltre un decennio si evidenzia un continuo affievolimento della propensione imprenditoriale della popolazione. È un fenomeno che riguarda l’intero paese, ma che interessa anche la nostra regione, che in passato aveva sempre mostrato una vivacità imprenditoriale decisamente nella media, in particolare nel settore manifatturiero. Occorre agire per favorire l’avvio di nuove imprese e, soprattutto, per favorirne la crescita. I fattori su cui agire sono in parte diversi da quelli del passato poiché sono cambiati i settori di attività e le competenze necessarie all’avvio e allo sviluppo delle imprese», ha concluso Francesco Merloni.

Il report

Donato Iacobucci coordinatore della Fondazione e curatore del Rapporto ha sottolineato come nel 2020 si sia avuta nelle Marche una riduzione del 24% delle nuove iscrizioni, più accentuata della media nazionale (-17%). L’attivazione di nuove imprese è stata influenzata dalle misure restrittive della mobilità e delle attività produttive iniziate nel marzo 2020 e protrattesi, con varia intensità, per tutto il primo semestre del 2021. «Queste misure hanno impattato in misura molto diversa i settori produttivi: sono risultati fortemente penalizzati quelli maggiormente dipendenti dalla mobilità e dalla presenza fisica, come il trasporto pubblico e le attività ricreative e turistiche; in altri casi vi è stato un incremento di domanda e di attività, come nei comparti delle vendite on line, di alcuni presidi sanitari e dell’home entertainment», ha commentato.

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