Fabriano

Fabriano, docente senza green pass per scelta. Il dirigente scolastico: «Spero che torni a scuola»

Sospesa la professoressa sprovvista di vaccinazione e tamponi per "disobbedienza civile". «Personalmente speravo di non arrivare a gestire situazioni di questo tipo. Mi dispiace. Io ho applicato la normativa», le parole del dirigente Gaspari

scuola, classe, banchi

FABRIANO – «Personalmente speravo di non arrivare a gestire situazioni di questo tipo. Mi dispiace. Spero che torni a scuola. Io ho applicato la normativa che prevede che, in assenza di green pass con vaccinazione o tampone effettuato ogni tot ore, scatti questo provvedimento (con lo stop allo stipendio) e una sanzione amministrativa da 400 a 1000 euro. Questo atto può decadere in qualsiasi momento, quando, cioè, l’insegnante presenta il green pass. Lo stesso vale per la supplenza». Queste le parole del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Fernanda Imondi Romagnoli, Antonello Gaspari, dove insegna la docente di Lettere, Roberta Salimbeni, esattamente alla scuola media Gentile da Fabriano. Insegnava, perché venerdì scorso 10 settembre, le è stato notificato il provvedimento di sospensione.

Le dichiarazioni del dirigente scolastico

«È una insegnante molto valida. Ha ritenuto opportuno portare avanti, con coraggio, questa battaglia, da obiettore di coscienza, invece che fare i tamponi per poter lavorare. Una questione di principio. Al momento è l’unico caso nell’istituto comprensivo Imondi-Romagnoli, tra 140 persone in servizio, tra docenti e personale Ata. Ci sono non vaccinati, ma con tamponi eseguiti regolarmente», prosegue Gaspari facendo riferimento alla scelta di Roberta Salimbeni non solo di non essersi vaccinata, ma neppure di ottenere il green pass attraverso l’utilizzo sistematico di tamponi. Una libera scelta che la docente di Lettera ha definito di «disobbedienza civile», in un passaggio della sua lettera inviata al collegio dei docenti nei giorni scorsi.

Dal punto di vista della didattica, il dirigente scolastico Gaspari ha di fronte una scelta. «Potrebbe essere garantita o con supplenza – anche se non è facile perché si tratterà di un incarico a scadenza mentre, in questo periodo, i docenti precari preferiscono scegliere l’incarico annuale per arrivare a lavorare almeno fino a tutto giugno prossimo – o con personale interno alla scuola. Andremo avanti almeno fino al termine dell’emergenza sanitaria che è stata prorogata fino al 31 dicembre prossimo. Dopo, dal 1° gennaio, non sappiamo se cambierà qualcosa», conclude il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Fernanda Imondi Romagnoli, Antonello Gaspari.

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