Fabriano

Diocesi di Fabriano-Matelica in lutto, è morto monsignor Aldo Mei

Il commosso ricordo del vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara «Abbiamo perso uno dei sacerdoti più buoni, più preparati, più amati»

Don Aldo Mei

FABRIANO – Lutto a Fabriano, si è spento a 89 anni monsignor Aldo Mei, probabilmente la personalità più in vista della città sia in ambito ecclesiale che culturale in genere. Il decesso è avvenuto questa mattina, 10 marzo, intorno alle 9:45 all’ospedale Carlo Urbani di Jesi dove era stato ricoverato dieci giorni fa a seguito del peggioramento del suo quadro clinico. Era risultato positivo al tampone per il coronavirus. La camera ardente sarà allestita all’interno della cattedrale di San Venanzio, dove per tanti anni la presenza di Don Aldo è stata viva e presente, venerdì 12 marzo alle 10. I funerali saranno celebrati nel Duomo di Fabriano il giorno successivo, sabato 13 marzo, alle 16.

Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto dare, il sacerdote più amato della diocesi di Fabriano-Matelica e non solo, monsignor Aldo Mei, parroco emerito della Cattedrale di San Venanzio, storica guida di Terra Santa dove è stato, in pellegrinaggio quasi per tutta la vita, si è spento questa mattina a 89 anni. Profondo conoscitore della Sacra Scrittura e delle lingue antiche, lascia un vuoto che sarà difficile da colmare. A seguito della positività al Coronavirus, il suo quadro clinico era peggiorato molto e, nonostante la quarantena vissuta per giorni alla casa del Clero di via Gioberti, dove risiedeva, si è reso necessario il ricovero ospedaliero. Purtroppo, però, non c’è stato nulla da fare.

«Carissimi, questa mattina alle ore 9.45, don Aldo Mei è tornato al Signore. La salma arriverà nella Cattedrale di Fabriano, venerdì 12 marzo alle ore 10. Il funerale sarà celebrato sabato 13 alle ore 16», l’annuncio del vicario generale della diocesi di Fabriano-Matelica, don Tonino Lasconi. Dopo aver servito per anni, ben 66 anni da Parroco, in Cattedrale di San Venanzio, ma prima insieme allo zio sacerdote, è stato Penitenziere, Canonico del Capitolo della Cattedrale, Delegato Vescovile per i Giovani Sacerdoti, Assistente Ecclesiastico presso A.G.E.S.C.I Fabriano1.

«Abbiamo perso uno dei sacerdoti più buoni, più preparati, più amati dal clero della nostra Diocesi e da tutto il popolo di Fabriano e non solo», le parole del Vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara. «Una grande perdita per la chiesa. Le sue immense doti paterne, l’amore smisurato per la chiesa e la sua infinita cultura biblica e generale, lo hanno fatto amare da tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo e intrattenersi con don Aldo. Tutta la gente gli voleva un gran bene. Ha fatto da padre a tante generazioni di fabrianesi con il suo modo di fare umile, ma risoluto, sempre attento alle esigenze altrui, prima che alle proprie. Sono profondamente rammaricato», il ricordo sentito di Mons. Francesco Massara che presiederà i funerali sabato 13 marzo alle 16 nella Cattedrale di San Venanzio. I familiari chiedono che si facciano offerte per la Terra Santa che don Aldo amava profondamente.

Certamente, le limitazioni per la pandemia da Coronavirus impediranno una grande partecipazione, ma tutta Fabriano e non solo, si stringerà attorno al clero cittadino per questa grave perdita. «Il sacerdote più completo nella mia vita, il mio punto di riferimento da vescovo in maniera straordinaria. Il prete non è uno specialista di qualcosa, ma di tutto, della santità. Piango e sono tanto addolorato per quanto successo. La nostra diocesi lo preghi ogni giorno come uno dei Santi della porta accanto. Di lui mi hanno impressionato tante cose: stare con don Aldo significa stare con un Santo vero. Che la diocesi possa rifiorire per la santità che don Aldo emanava e continuerà a farlo. Ora dal cielo continuerà a trasmettere a tutti il coraggio, l’intelligenza, la capacità di ascolto e la dedizione che, nella sua vita, lo hanno fatto diventare un Santo prete, colto e amato da tutti», il ricordo del vescovo emerito, mons. Giancarlo Vecerrica.

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