Fabriano

Le diocesi di Fabriano e Camerino accolgono tre famiglie afghane

Le due diocesi, accomunate dallo stesso vescovo, monsignor Francesco Massara, protagoniste nel campo della solidarietà. «La nostra terra sarà per loro un luogo di speranza dove respirare la bellezza della libertà»

Mons. Francesco Massara, Vescovo diocesi Fabriano-Camerino

FABRIANO – Le Diocesi di Fabriano-Matelica e Camerino-San Severino Marche, accomunate da un unico vescovo, monsignor Francesco Massara, protagoniste nel campo della solidarietà. Tre famiglie di profughi afghani, infatti, sono accolte nel territorio diocesano: una a Fabriano e due nel maceratese.

Accolte tre famiglie afgane tramite la onlus Pace in Terra

A dare l’annuncio lo stesso vescovo che ha reso immediatamente disponibili delle strutture per l’accoglienza, rispondendo quindi alla richiesta proveniente dalle Prefetture di Ancona e Macerata.

La prima famiglia, numerosa, è già arrivata nel fabrianese. Mentre, a giorni, altri due nuclei familiari di profughi afghani arriveranno in provincia di Macerata. L’accoglienza è stata realizzata attraverso la onlus “Pace in Terra”, guidata da don Aldo Buonaiuto direttore dell’ufficio Migrantes, parroco della Chiesa di San Nicolò a Fabriano, con la collaborazione delle due Caritas diocesane e delle associazioni cattoliche che stanno dando il loro contributo.

Le parole del vescovo Massara

«La nostra terra ha sofferto il dramma del terremoto. Queste famiglie provenienti dall’Afghanistan hanno avuto il dramma della guerra, noi abbiamo avuto tanta solidarietà, ora spetta a noi aprire il nostro cuore e le nostre case per accoglierle e far risplendere dai loro occhi un sorriso che la guerra ha seppellito insieme a tutte le loro cose», le parole del vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica e Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Massara.

«La nostra terra sarà per loro un luogo di speranza dove respirare la bellezza della libertà. A questi nostri fratelli e sorelle do il benvenuto nelle nostre case che sono aperte per voi con tutto il nostro affetto e solidarietà. Possa risplendere sui vostri volti la gioia che vi è stata negata nella vostra terra», ha concluso Massara.

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