Fabriano

Da domani, 8 maggio, via ai lavori a San Venanzio

Sabato 6 maggio sopralluogo da parte della Soprintendenza di Ancona all'interno della Cattedrale di Fabriano. Si è deciso di intervenire da domani per riparare i danni causati dal sisma del Centro Italia. Sarà scoperchiato parte del tetto in corrispondenza della volta del Presbiterio

La volta del Presbiterio della cattedrale di San Venanzio a Fabriano

FABRIANO – Domani mattina, 8 maggio, inizieranno i lavori sulla volta del presbiterio della Basilica Cattedrale di San Venanzio di Fabriano. I tecnici della ditta incaricata, una volta scoperchiato parte del tetto, saranno in grado di stabilire tempi e costi dell’operazione di ripristino dei danni causati dallo sciame sismico partito il 24 agosto del 2016.

Buone notizie per tutti i fedeli fabrianesi. Come annunciato dal parroco di San Venanzio, don Alfredo Zuccatosta, al termine della Santa Messa di oggi, 7 maggio, che ha visto la celebrazione del sacramento della Comunione per 35 bambini della parrocchia, sono pronti a iniziare i lavori di ripristino e messa in sicurezza della Cattedrale.

«Sabato 6 maggio, la Soprintendenza di Ancona ha effettuato un sopralluogo nella zona del presbiterio della nostra Cattedrale. Si è deciso che per riparare i danni causati dal sisma, si inizierà a lavorare da domani, 8 maggio. A causa del terremoto, si è abbassata di alcuni centimetri una capriata. E, inoltre, si sono registrati distacchi interni al livello di intonaco. Non è al momento possibile ipotizzare il tempo necessario per concludere questi lavori. Una volta che sarà scoperchiato parte del tetto, in corrispondenza della capriata che si è abbassata, avremo un quadro più preciso», le parole di Don Alfredo.

Nel frattempo, comunque, le celebrazioni all’interno di San Venanzio andranno avanti. Il Duomo fabrianese è stato riaperto il primo maggio scorso dopo che era stato non fruibile dal novembre del 2016. Non una vera e propria inagibilità, ma una precauzione. Tutte le celebrazioni erano state spostate nella chiesa di San Biagio. Dal primo maggio, si è deciso di riaprire spostando l’altare e l’ambone più avanti.

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